martedì 23 settembre 2014

Al di fuori del tempo e dello spazio...

Lo so: sono scomparso, come un ramoscello fra le rapide di cui non si riesca più a seguire il tragitto. Nell'ultima settimana sono rimasto rapito dagli eventi nella vita da questa parte dello schermo.
Facciamo un riepilogo...
Abbiamo lavorato, di questo siamo certi. Come sempre abbiamo lavorato molto, purtroppo. In genere son feliuce di lavorare, perché lavorare vuol dire che sono in grado di provvedere alle mie necessità. In questa settimana è stata ospite di queste mie mura la mia Regina ed avrei voluto trascorrere più tempo in sua compagnia (o, effettivamente, aver più tempo da offrirle in questa landa straniera così lontana da quella che è la sua terra natia).
Per logica conseguenza, ho scelto di "trascurare" questi luoghi, ripromettendomi di rientrarvi armato di spolverino e lucidatrice per riprendere la pubblicazione dei miei deliri.
Di questi giorni posso ricordare con interesse la sera di oggi in cui una cameriera mi ha scambiato per una ragazza (e sarebbe voluta sprofondare quando le ho fatto notare il contrario, così la prossima volta mi guarda in faccia e nota la barba almeno), il "viaggio" con il tram (ora funzionante) per mostrare alla mia dama la cità vista dall'altipiano, con conseguente passeggiata lungo la "Strada Vicentina".
Venerdì sera c'è stato il "Frico-toga-party": una serata a casa mia in cui 15 persone hanno pasteggiato con libagioni di frico, sorseggiato birra&vito ed indossando una toga (scatta il contest: di che colore era la mia toga? e di che colore sarebbe stata la vostra?).
Ma ora credo di esser di nuovo qui, tornato alla routine divisa fra lavoro e pc con vaghe note di anarchia incontrollata.

Di questa settimana trascorsa principalmente fra lavoro e morosa, devo dire che ò'unica cosa di cui ho davvero sentito la mancanza è stato questo spazio nero, dove poter delirare liberamente, senza freni, né barriere.
Questo spazio dove ogni cosa è come deve essere e nulla è come gli altri vogliono che sia.

18 commenti:

  1. Il toga party sembra figo.
    Che si fa di preciso? Solo alcol in toga?

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    1. Sostanzialmente sì, ma si trattava di un "frico-toga-party" quindi c'era abbondanza di frico (cibo pesante e genericamente invernale)

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  2. ...e pensa che ti sei perso anche il post sul giochetto dove mi avevi taggato!! :)
    Ma se ti sei divertito tra alcool e morosa allora va bene :)

    Moz-

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    1. Il frico è un piatto tipico del Friuli a base di patate e formaggio. Una cosa "leggera leggera"

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  4. Non ho mai assaggiato il frico, però sono stata, tempo fa, ad un toga party e ricordo fiumi di alcool...:)

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    1. Habemus Alcool ma il frico ha impedito che le persone ne uscissero rovinate.
      (Patate, formaggio e cipolla: la ricetta dice tutto)

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  5. il toga party mi manca...
    e temo ci sia poco che possa sopperire a questa mancanza...
    ciò posto ci hai infiorate tutte per bene, mettendo a tacere le nostre opposizioni alla tua manchevolezza, facendo il romanticone...
    eh bravo lui!

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    1. Mancava anche a me, per questo l'ho proposto (balle: l'ho proposto per caso).
      Romantico io? Naa... direi proprio di no.
      Penso solo di saper riconoscere le "priorità" (avere una relazione a distanza significa che ogni istante in cui la propria metà è qui, diventa sacro ed inviolabile).

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  6. La tua dama.

    Che bel modo di dirlo eh.
    :)

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  7. Che belle parole hai dedicato alla tua Regina.

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    1. Solo ciò che merita, anche se ciò che merita le parole sole non possono esprimerlo.

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  8. Di colpo, mi rendo conto di una sola cosa importante... di te amo tutto, mio Nocchiero.

    Ci sono giorni cattivi e giorni buoni. Giorni in cui ci si sente soli, in cui si vorrebbe sprofondare negli abissi. Giorni in cui spunta il sole e allora si approfitta per prendere per mano chi si ama e percorrere insieme il sentiero.

    Ti amo anche quando non ci sei, e ti amo di più. E ti amo quando, al di là di questo schermo, accompagnata dalla mia sorellina e dalla mia beatrice, leggo i tuoi deliri e siamo così lontani... perchè è così che deve essere e aspetto sempre il giorno in cui ci ritroveremo.

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