domenica 17 febbraio 2013

Sempre il solito, grazie

"L'ho trovato quasi divertente, lo sai fratellino?"
"Di cosa parli?"
"Non fare il santarellino con me, ti conosco. Parlo di ieri sera."
"Cos'avrò mai fatto ieri sera di divertente...?"
"Hai finto..."
"Ma se ha detto che mi vedeva trasparente... Suvvia..."
"Ha detto così proprio perché non ti ha visto... Le hai offerto una porta-finestra spalancata per entrare dentro ad una stanza costellata di specchi: OVVIO che sembravi trasparente."
"L'ho fatto davvero?"
"Al punto che io dubito ti abbia visto."
"Beh, se tu le avessi parlato di me, forse se ne sarebbe accorta"
"Parlare di mio fratello non è esattamente la prima cosa che mi viene in mente di fare, di solito, sai..?"
"E quindi cosa pensi che sia successo?"
"Le abbiamo dato un'immagine complessiva del nostro essere, senza scendere nei dettagli, giusto quello che per te era sufficiente a dimostrarsi aperti (e così è stato) al solo (o quasi) scopo di sondare la persona che ci trovavamo di fronte."
"E quali saranno mai le nostre conclusioni..?"
"Questa notte me le hai dette tu stesso: Non ti fidi di lei. Pensi che lei nasconda qualcosa. Qualcosa messo sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno vede. E per questa cosa nascosta, tu mi dici di non fidarmi ma sappiamo entrambi che questo è un paradosso.. Che è il classico cane che si morde la coda, vero?"
"Perché mai?"
"Perché noi stessi avremo sempre una parte di noi che non racconteremo a nessuno, non trovi?"
"Ecco, lo sapevo: mi lasci sempre da parte"
"Non si tratta solo di te."
"No, certamente.. C'è anche Lei... E ci sono gli altri, ovviamente..."
"...esatto..."
"Ci penseremo, grande fratellone, non ti preoccupare: ci penseremo la prossima volta. Con calma, step-by-step, ok..?"
"Ok fratellino. Aspettiamo che faccia lei la prossima mossa."
"Come sempre...come sempre..."

giovedì 14 febbraio 2013

Un ricordo non si cancella: sì accantona, al massimo

Di recente ho scritto "Ricorda che non puoi dimenticare" e giusto oggi ne ho avuta una nuova prova tangibile...
Ho fatto un balzo indietro nel tempo.
Ho riletto praticamente tutto il blog dalla sua creazione ad oggi.
Quanta gioia, quanta felicità...

Stavo.. bene... davvero bene...

Mi manca quel senso di relax e di visione perfetta dell'assoluto... quella sensazione che mi peradeva l'animo, dicendomi "tranquillo: è tutto ok. è tutto perfetto".

Ed ora.. ora non lo è più... E' bastato un piccolo sassolino.. Mio fratello lo sapeva: me lo aveva detto che sarebbe bastato a far crollare l'intera montagna. Ci sarebbe voluto del tempo.

Beh.. eccola qui, la montagna: una landa costellata di macerie di una collina incapace di sorreggere il proprio peso.

Mi ha fatto bene e male al tempo stesso leggere quelle righe.. da un lato mi ha ricordato me stesso, dall'altro mi ha dato un senso di dolce nostalgia... Mi piacerebbe che tutto tornasse ad andare bene...

mercoledì 6 febbraio 2013

Un palloncino legato con il filo spinato...

Quando tante cose ci opprimono, ci si sente esplodere dall'interno... ed ecco che bisogna permettere che esse fluiscano dal corpo come l'aria da un copertone bucato...

Ma non si può fare una frittata, senza rompere delle uova, così come non si può ritrovare la luce, senza attraversare una foresta di rovi...

martedì 5 febbraio 2013

...vuoto...

Più passa il tempo e più vedo allargarsi il vuoto attorno a me... Sempre meno persone...
Forse ormai sono diventato "vecchio", nel senso di superato... Un giocattolo che non diverte più

venerdì 1 febbraio 2013

Con la mente che vaga

E' stato solo un sogno, eppure rimane quel sentimento dolce-amaro che avevo provato mentre dormivo.
L'avevo di fronte. Era felice, con il suo nuovo cuore. Felice con una nuova vita. Felice, di nuovo completata da qualcuno che l'amava davvero, spero.
E on mi odiava. Questa era la cosa più dolce. Mi guardava come se tutto fosse normale.
Come se "sì, ok, hai fatto un casino, ma ormai è acqua passata".
E più la guardavo, più sentivo salir le lacrime. Più sentivo il cuore sgretolarsi per la pressione di una morsa proveniente dall'interno.
Non sono riuscito nemmeno a guardarla negli occhi. L'ho guardata, ma il suo sguardo inceneriva ogni mia difesa.
Sarei voluto scappare e nascondermi.

Felice vuol dire che non aveva bisogno del mio rimorso e della mia tristezza. Vuol dire che io ero superato e così è... Lei se ne sta andando. Cambia città, cambia vita. Lontana. Forse è questo che ha scatenato il sogno...

La consapevolezza della sua partenza e del fatto che sta per ricominciare una vita nuova, da zero.. una vita in cui io non esisto e non sono mai esistito.

Pensavo fosse solo un chiodo, per superare una vecchia delusione ed invece non era così.

"Chiodo scaccia chiodo"

Così dicono.. ciò che non dicono è che il chiodo successivo si pianti nella carne in profondità maggiore del precedente. E nulla sembra riuscire a scacciarla come chiodo fisso dai miei pensieri.

Ed alla fine del sogno è sparito tutto.
Nessuna delle certezze confortanti è rimasta, anzi sono svanite ridendo e dicendomi "era solo un sogno, giovane stolto"... ma che lei parta è una certezza...

Al momento sono le uniche 3 certezze.

Quali sono le altre 2?

La prima è che...mi manca. Mi manca terribilmente.
La seconda è in diretto contrasto con la prima, ma non vorrei mai che lei tornasse da me.


Vivi la tua vita e cerca di essere felice, per quanto potrai.



..un bacio..