mercoledì 5 dicembre 2012

Tempeste e tornadi...

"Maestro! Maestro!"
"Dimmi, discepolo Charles"
"Il cielo è nero, il vento rovescia il villaggio, le nuvole inondano le strade con la loro pioggia! E' una terribile tempesta!"
"Non è una tempesta, Charles, è soltanto mio fratello che piange"

lunedì 19 novembre 2012

Stare...

Come stare?
Si sta al proprio posto o si prevarica il posto dedicato ad altri.
Si sta nel proprio mondo, facendo sì che gli altri si adeguino ad esso.
Si vive in un mondo basato sulle menzogne e sulla falsità, dove nulla vi è di sincero, poiché ciò che c'era è morto, travolto dalla furia della vernice con cui si coprono gli scarabocchi fatti sul muro.

Tutta la vita non è che un'eterna menzogna a partire dal risveglio...

"Buongiorno!"

Prima menzogna della giornata...

"Buonanotte!"

Ultima menzogna della serata...

Sappiamo tutti bene che non esistono giorni buoni, così come non esistono notti buone... E' sempre tutto uguale. E' sempre tutto come dentro il tendone di un grande circop, dove i pagliacci fingono di essere felici, anche quando nessuna ragione esisterebbe perché la loro felicità sussista... Gli acrobati si esibiscono con il sorriso sulle labbra, perché chi li guarda creda che si divertano...

Tutti noi non aspettiamo altro che il ritorno al proprio letto, così da poter versare sul cuscino le lacrime trattenute durante il giorno, al sicuro sotto la coperta che ci protegge dal mondo, subito prima di scivolare in un mondo costellato da incubi e demoni racchiusi nella nostra mente...

giovedì 15 novembre 2012

Instabilità persistente

Voglia di scrivere... Così tanto dentro e così poco da dire...

Ciò che è dentro di me vuore rimanere dentro di me...

Bisogno di un varco.. bisogno di aria... bisogno di far uscire tutto ciò che si accumula in questa pentola a pressione, che è il mio cuore, prima che esploda, lasciando brandelli di carne sulla cassa toracica...

Bisogno di andar via lontano dal mondo e da chi lo popola, per ritrovare una sensazione di pace apparente in cui crogiolarmi...

martedì 30 ottobre 2012

...simbiosi...?

I demoni che ospitiamo nel cuore si insediano in esso come dei parassiti per non abbandonarci mai.
Così, se da un lato essi trarranno giovamento dal nostro dolore e dalle nostre sofferenza, dall'altro sapremo sempre che essi stessi sono le uniche entità su cui potremo sempre far affidamento, perché loro saranno sempre qui, a meno di un braccio di distanza, sempre pronti ad ascoltarci, a consigliarci ed a tratte piacere e giovamento dai nostri dubbi e dai nostri tormenti...

mercoledì 10 ottobre 2012

Manuale di edilizia Vol. 1

Poniamo ipotesi che si abbia una casa ma che le sue condizioni siano compromesse a causa di un forte maltempo.
I tempi e le spese ci indurranno a voler ricostruire ciò che era andato distrutto, ma questo sarà soltanto un rattoppo, destinato a non essere duraturo, poiché sarà a tutti gli effetti un "rattoppo".

Per ottenere una casa solida, il modo migliore è demolire ciò che rimane della precedente e, partendo dalle fondamenta, ricostruirla ex novo...

Mattone, dopo mattone...

Sapete? Volendo ricostruire il proprio equilibrio, dopo un'incrinazione causata da elementi ed eventi esterni, il modo migliore non sarà cercare di ritrovarlo, bensì impazzire e dar fuori di matto, per poi calmarsi, guardare ciò che si ha ed iniziare a costruire una nuova vita altrove...

giovedì 4 ottobre 2012

Manca ancora qualcosa...

lunedì 1 ottobre 2012

...vivo...

Ritorno dal lungo viaggio...
Non appena torno sulle mie spiagge, pensieri, ansie e preoccupazioni tornano a farsi strada nella mia mente, finché una cieca e razionale convinzione ha deciso che è ora di tornare a vivere per la propria vita...



...nel frattempo in fondo al cuore una voce vorrebbe tu potessi leggere i miei pensieri e le mie emozioni anche solo per un istante, per capir di me quel qualcosa che non hai mai potuto cogliere...

La vita continua... è un nuovo giorno ed il sole ne sarà testimone.

domenica 23 settembre 2012

8 giorni

Otto giorni di pace... Otto giorni in cui sarò lontano dal mondo che conosco...
Otto giorni in cui non ci sarà nulla di tutto ciò che ora mi circonda...

Fino a domenica, non voglio ricordare l'esistenza di questo mondo... Voglio pensare che nulla esista, all'infuori di me ed il mare che attraverserò.

Concedetemi questa settimana di pace...concedetemi il silenzio.

sabato 22 settembre 2012

Facile come scalare una porta mentre si è paralizzati

Andava tutto così bene, vero?
Incredibile quanto poco basti per sconvogere quello che si credeva essere un equilibrio perfetto. Basta un istante e tutto il baratro sembra riaprirsi più profondo di quanto lo si riuscisse a ricordare, come se, mentre tu stavi scalando la vetta della montagna, qualcuno si prodigasse a scavare per rendere più lunga la caduta.
Per cheé sai, prima o poi, si cade sempre e quando si cade lo si fa verso il basso.

Tu sei caduto, hai sentito la terra mancare sotto i tuoi piedi ed ora sei sul fondo. Vuoi rannicchiarti in un angolo ed aspettare che la polvere ti ricopra, restare lì nell'attesa che il mondo finisca ma non devi!

Alzati in piedi.

Diritta quella schiena.

CAMMINA.

Un passo davanti all'altro: ecco cosa ti serve per andare avanti: devi proseguire, devi ricominciare a scalare la vetta.

Cadrai di nuovo? Forse sì, ma non importa. Ti alzerai di nuovo e di nuovo e di nuovo ancora, perché se un giorno dovessi scegliere di non rialzarti, nessuno ti porterà in spalla e tu questo lo sai molto bene.

Su ora: alzati e prepara la valigia: parti per le vacanze, rilassati, lascia il mondo alla sua rovina a mille miglia da te.


...ridi...

lunedì 17 settembre 2012

Se usi solo toni scuri, il tuo quandro non potrà essere luminoso...

C'è qualcosa di strano in te, non trovi? Quello sguardo denota desiderio.. sai cosa desideri?
Sì che lo sai...
Vorresti che capisse o che sapesse... Vorresti che sapesse che non hai giocato con lei, che non l'hai usata, che non è stato solo un "piacevole passatempo" nell'attesa di trovare di meglio.
Le cose son andate così come dovevano andare.
Potevano andare diversamente?
Ovviamente no, date le circostanze: "sarebbero" potute andare diversamente se voi foste stati differenti... se TU fossi stato differente da come sei.
Ma tu sei così come sei, così come il mondo circostante di ha cresciuto, così come ti sei adattato al mondo che cambiava attorno a te.
Tutto ciò che sei, ti ha portato a questo ed è inutile sperare diversamente. Anche questo ti ha cambiato, lo sai? Certo che lo sai: lo hai notato. Solo uno sciocco non lo avrebbe notato.
Ora, almeno, lo sai. Conosci meglio te stesso e sebbene ciò ti faccia sentire solo al mondo, sai che c'è quell'altra persona che è come te. Che era come te già molto tempo prima e che solo ora riesci a comprendere realmente.

Alcuni tuoi atti son stati davvero deprorevoli, per altri hai soltanto avuto sfortuna nolle tempistiche. Eppure, fra tutti coloro cui ne hai parlato, chi ti biasima? Chi ha avuto le palle di dirti "stronzo, hai sbagliato"?
Solo la diretta interessata, mi pare, no?

Ci pensi e ci ripensi... e sai che avresti compiuto la stessa scelta un milione di volte e che l'altra via era ormai chiusa. Non potevi più percorrerla senza incorrere in crolli disastrosi.
Ti dici che se tu fossi stato diverso, avresti potuto rendere sicura l'altra via e proseguire, ma sai bene che non è così, poiché se tu fossi stato dverso da ciò che sei, forse proprio QUELLA sarebbe stata la via più sicura.

Ma non ti fai una ragione di come si son svolti gli eventi...

"...sei strega ed inquisitore, in un unico corpo..."

Ti torturi e gridi per le torture subite, come se fossi io ad infliggerle, ma sei tu, fratello mio, sei tu che rigiri il ferro rovente nella tua stessa carne e torci il tuo stomaco in nodi gordiani, nell'attesa...

Devi aspettare... anzi... NO.

Non aspettare...

Hai lanciato un macigno in uno stagno... Ora l'acqua è sporca e le onde sono alte. Ci vorrà un po', prima che ogni cosa trovi un nuovo equilibrio. Quello è l'evento che aspetti, ma non devi aspettarlo.

Vivi la tua vita c ome se passeggiassi nello stagno accanto e non vivere dell'aspettativa dell'altro stagno. Prima o poi l'acqua tornerà limpida ma ciò non deve essere l'apice della tua vita: deve soltanto essere una buona nota positiva in quella che sarà già una vita vissuta pienamente nella sua interezza.

In fondo, sai bene quanto me, che la vita può essere meravigliosa anche senza che ogni cosa risulti perfetta...

Vivi ciò che ti circonda... Ridi con chi ti ama... Godi delle piccole cose... Così com'eri prima, ricordi?

Ricordi qual'era il nostro motto?

"Mangia a sazietà!
Gioca e divertiti
in ogni istante!
Dormi quanto più ti piace!
Piangi! Arrabbiati! Ridi!
Vivi! Vivi!
VIVI!"

venerdì 14 settembre 2012

Voglia di casa... di esser a casa e di riuscire a sentirsi a casa...
Voglia di ciò che non c'è.. Voglia di cancellare molto di ciò che c'è, come un disegno che non ci piace e rimuoviamo con la gomma morbida... MA non si può, perché chi disegna, lo fa con la penna e si può solo costruire un nuovo disegno, tenendo come pre-esistente la figura iniziale.
Anche disegnando prepotentemente sopra le vecchie righe, queste continueranno ad esistere anche sotto alle nuove.

Il mio passato, il mio presente e probabilmente il mio futuro hanno qualcosa che non va e che non dovrebbe esistere.

Ansia... Paura... Nervosismo...

Non si può continuare così... Ho bisogno di una qualche forma di relax per staccare la testa dal mondo...

giovedì 13 settembre 2012

Ciò che un viandante vuole...

Una volta lei mi disse che non sapevo ciò che volevo, perché non avevo obbiettivi da raggiungere...
Le risposi che non avevo un traguardo da raggiungere perché raggiungevo sempre troppo in fretta le mete che mi prefissavo...

Ovviamente non mi ha creduto.

Ci ho provato di nuovo.

Mi sono prefissato qualcosa da raggiungere ed ottenere...

...

...

...fatto...

 Peccato lei non lo saprà...

sabato 8 settembre 2012

Umano, troppo umano...

-Non ti sembra un po' tardi?
-Che vuoi che ti dica? Non ho molto sonno...
- Perché no? Pensieri?
- Come al solito...
- Di che genere?
- Più conosco l'umanità, più continuo asentirmene estraneo.. io ne parlo al mondo e vengo preso per folle, perché c'è quel qualcosa che impedisce loro di cogliere il vero che c'è nelle mie parole.
- I tuoi ragionamenti sono contorti, lo sai...
- Sicuramente, ma quando il ragionamento di base viene capito, perché non si riesce ad accettare il pensiero?
- Lo ha capito?
- Sembra di sì.. ma lo trova inconcepibile... Perché sono così chiusi, così incapaci di comprendere ciò che di naturale cerco loro di spiegare?
- Sono nati e cresciuti in un mondo che li ha plasmati a sua immagine, impedendo loro ogni sbocco ed ogni fuga...
- Perché io riesco a fuggire? Cos'ho che manca agli altri?
- Tu sei pazzo, fratellone mio. Parli con te stesso e vedi la stessa cosa da più punti di vista perché molteplici sono le tue personalità.
- Ma sono davvero io il pazzo?
- Cosa intendi?
- Se io faccio ciò che sento, ignorando ciò che la società e l'etichetta impongono, rispondendo ad una richiesta "naturale, sono davvero pazzo, o piuttosto sono gli altri ad essere pazzi? Loro, che quando sentono uno stimolo, una pulsione, un desiderio, lo analizzano e lo ignorano presto, poiché risulta contrario alle "regole della società in cui viviamo"?? L'essere umano dovrebbe, come tutti gli animali, comportarsi in base a ciò che il proprio se stesso gli suggerisce, non seguire delle regole prefissate da chissà chi in un lontano momento nella storia del tempo.
- L'essere umano ha bisogno delle regole, fratellone, lo sai.. Se non ne avesse, andrebbe allo sbando.
- Forse è quello il suo luogo: lo sbando, l'estinzione. Sciocca razza di esseri inferiori, tendenti all'autodistruzione.
- Eppure ci vivi in mezzo.
- Sai fratellino..? Penso di non avere molta scelta: non esistono isole felici, lontane deagli umanie più passo il tempo in loro compagnia, più mi convinco di esser tendente all'estinzione, e che non ci sia quasi nessuno, così...
-Voi animali siete ormai pochi... Dovete spargere il verbo e preservare la specie...

- Grazie per esserci sempre, fratellino, sei l'unico che capisca realmente ciò che penso e provo...

- Non smettere mai di cercare... Non smettere mai...

lunedì 3 settembre 2012

Remember...

"Dimmelo ancora una volta, fratellino, perché la nostra gente amava i serpenti?"

"Perché sono l'unico animale che, quando abbraccia, usa l'intero corpo per farlo."

"E dunque, perché il mondo ci odia?"

"Perché nessuno si fiderebbe mai dell'abbraccio di un serpente..."

mercoledì 29 agosto 2012

Hai anche il coraggio di pensarci? Tu sciocca creatura nata dalla polvere di un deserto arido.
Tu sei una statua di bronzo priva di un cuore, un demone privo di emozioni... Un mostro la cui fame di vita non è mai stata saziata e vorresti fossimo noi a sfamarti, con le nostre carni e le nostre esistenze.
Ebbene, lo sai qual è la risposta? La risposta è muori, infido abitante degli inferi: fai ritorno alla tua dimora per non tornare più a vedere la luce.
Tu non meriti di star su questa terra.

Soltanto sofferenza nasce da te: non sei in grado di donar di più.

Sei solo una bambola rotta, una creatura piena di difetti e le cui virtù ed i cui pregi sono talmente rari e rarefatti da essere ininfluenti.

Sei una creatura che nessuno dovrebbe incontrare. Sei capace di rovinare la vita a chiunque, non pensi che dovresti farti eremita, così da non turbare le emozioni altrui e così da non rivinare all'umanità le vita?

Nessuno merita di star con te. Tu non meriti nessuno con te.

Meriti la solitudine che tu stesso contribuisci a creare nel cuore di tutti coloro che ti stanno attorno.

Tu non meriti nulla di diverso dal vuoto che esiste sotto la maschera che porti. Perché dietro la facciata che mostri al tuoi pubblico, non c'è nulla: né allegria, né gioia, né volontà di vivere. Vivi perché non resta altro da fare. Vivi nonostante tu così facendo rovini la vita al mondo che ti sta attorno...

Vivi..e rovini tutto ciò che ti circonda..anche le cose più belle..come un buco nero che assorbe ogni cosa, senza lasciar indizi su dove ciò finisca. Come il Nulla che lascia il vuoto dietro a sé... Come un Attila, dietro al cui passaggio smette di crescere l'erba.

Devi essere davvero senza cuore e senz'anima per poter sopportare tutto questo.

martedì 28 agosto 2012

La porta dello studio era chiusa a dividere i 2 mondi...

"Toc, toc"
"Chi è là?"
"Chi potrebbe mai essere, di grazia?"
"Già, soltanto tu... Cosa succede?"
"Nulla di nuovo, vengo a vedere come sta il mio fratello maggiore, tutto qui"
"Tutto regolare."
"Regolare..?"
"Come al solito."
"Ah, quindi regolare per modo di dire, sì? Tutto perennemente in bilico sopra un uovo di Fabergè"
"Non direi. Mi sembra tutto molto stabile e relativamente tranquillo"
"E' così o tu vuoi credere che sia così?"
"E' una domanda che necessita risposta?"
"Le domande necessitano sempre di una risposta."
"Ma tu sembri conoscere già quella risposta"
"Certo, infatti non è a me che devi dirla, bensì a te stesso."
"Capisco."
"Quindi? intendi rispondere?"
"Se me lo chiedi, suppongo sia io a voler credere che sia così."
"Parli come se te lo imponessi. Io vorrei quanto te che tu stia bene"
"Perché non può essere semplicemente così?"
"Perché sei in attesa di qualcosa o di qualcuno... Cosa aspetti?"
"Aspetto solo che ogni cosa perda la propria inerzia e si fermi."
"Non puoi essere tu a fermarla?"
"Io sono come una valle in attesa dell'irrigazione. Non sono io a decidere quando l'acqua arriverà a me: devo solo aspettare che superi gli argini e l'acqua arriverà da me."
"E se nopn arrivasse mai? L'aspetterai in eterno? Non puoi morir di sete o di caldo, solo per aspettare che l'acqua venga da te. Devi trovare qualcosa d'altro da attendere o a cui puntare."
"A cosa, ad esempio? Tutto ciò a cui punto, arriva da me con la facilità con cui le foglie cadono in autunno. Non c'è altro da attendere che questo"
"Per questo guardi gli autobus che passano? Ti aspetti che scenda da uno di quelli?"
"Ci spero, in verità non ci credo."
"Perché no?"
"Avrebbe forse ragione di farlo?"
"Non saprei: sono nella tua testa, non nella sua. Posso solo supporre che sia lecito da parte sau preferire l'incontro con un termosifone acceso, piuttosto che venir a parlare con te. Del resto, dubito a lei pesi l'attuale situazione, come invece sembra pesare a te."
"Appunto. Non scenderà mai da quella scatola di metallo."
"Mai è molto molto tempo, lo sai?"
"Nessuno ha detto che si debba aver fretta"
"Sei stanco, non è vero?"
"Stanco nel corpo..."
"...e nella mente"
"Stanco nelle emozioni..."
"...e nelle sensazioni."
"..."
"Vai a dormire, fratellone mio... Devi essere riposato per affrontare il mondo."
"Buonanotte, fratellino mio...non so come farei, senza di te..."
"Non avrai mai modo di scoprirlo: io ci sarò sempre"
"...buonanotte..."

lunedì 27 agosto 2012

Oggi taci...

Tu lo sai, fratellino mio, perché parlo con te?
Perché tu solo sai di me ogni cosa.. tu solo sai ciò che vivo e provo.. tu solo capisci ciò che penso.
Ed a questo punto, mi ritrovo a domandarmi il perché le cose siano così. Io credo siano logici ragionamenti e semplici collegamenti quelli che relazionano me stesso al mondo che mi circonda, eppure il mondo si ribella a tali azioni.
Perché, fratellino mio, il mondo è così differente da me? Ma certo, so di non trovarmi in Russia... So bene di esser io il problema.. io la causa...
Sono io ad essere diverdo dal mondo ed ad esso incompatibile.
Vorrei fossero tutti come te, lo sai?
Tu sei una bestia, fratellino mio, un animale selvaggio. Il mondo ti appartiene, perché sai come prenderlo e nessuno su questa terra può turbare la tua quiete, perché tu sei superiore a ciò: non ti lasci scalfire dalla vita attorno a te.
Tutto ciò che vedi attorno a te sono ostacoli ed opportunità... cose da desiderare e cose da evitare...

Vorrei avere le tue certezze e la tua saggezza.

Vorrei vedere tutto scivolare via, oltre l'orlo della mia memoria, come se non fosse mai accaduto, così come tu sai fare.

Non vi sono dubbi nelle tue azioni, non c'è errore nei tuoi metodi.
Eppure non si può dire non vi sia emozionie nei tuoi occhi, poiché tu incarni l'emozione stessa.

E nonostante tutto questo, tu sei perfetto: sei l'essere perfetto, la creatura ultima che il mondo potesse generare. L'istinto incarnato nel corpo e servito dalla ragione, laddove l'intero genere umano sopprime l'istinto mediante la ragione, ma sono in errore: è l'istinto a dover prevalere, schiacciando, mediante la ragione il debole e falso genere umano che così tanto tiene alla propria egemonia.

Sono solo insetti dai sensi limitati e dai ragionamenti inconcludenti.

Lo sai, fratellino mio?

Io ti amo, per ciò che rappresenti e per ciò che fai per me...
Eppure al tempo stesso ti odio, perché sei unico nella tua natura ed un tuo pari non si trova, se non nella fantasia di ogni creatura di questo mondo.

E ci pensi? Se solo tu non fossi ciò che sei, potresti essere un dio...

domenica 19 agosto 2012

Così lontano, come un'ombra al tramonto...

Solo con i miei pensieri... Il mare di fronte... La città alle spalle... Cuore e mente lontani miglia... Lontani dal mondo... Lontani dal popolo... Lontani da quella che è solo la misera razza umana che solo un miracolo ha salvato dall'estinzione fino ad oggi... È strano odiare il mondo ed al tempo stesso volerne far parte... Strano considerare l'essere umano come proprio parente ed al tempo stesso disprezzarlo... Strano sperare che un giorno mio fratello venga a rapirmi per portarmi con sé nel suo mondo insensato e privo di colori...Nel mondo delle idee e delle emozioni pure... Quel mondo dove ogni cosa è come deve essere, ovvero come ognuno di noi la vorrebbe... Il mondo del tutto e del niente... Un mondo da amare ed odiare... Un mondo impossibile da vivere appieno, ma fatto apposta per passarci l'eternità...

Dove sei, fratello mio? È così tanto che aspetto il tuo regno...

venerdì 17 agosto 2012

Alcune cose non meritano neppure di venir scritte o descritte: fanno semplicemente schifo e non meritano altro che di bruciare nel calderone dei brutti ricordi

martedì 14 agosto 2012

San Lorenzo...

'Quest'anno non hai guardato il cielo, vero fratellone?'
'Le stelle hanno le risposte soltante per le domande che siamo incapaci di porre'

venerdì 27 luglio 2012

Tanto tempo... Pensieri sparsi...

Ho lasciato per molto tempo questi luoghi... La vegetazione è cresciuta rigogliosa ed ogni edificazione è ormai in rovina...
Vengo qui solo quando ne ho bisogno... Può sembrare una cosa brutta, quasi spiacevole da dire, ma è così...
E son stato tanto bene negli ultimi tempi...

"Davvero?"

"Sì, davvero"

 "Interessante: ho ricordi differenti..."

"Di cosa stai parlando?"

"Parlo di te, fratellone... Parlo delle tue notti costellate da incubi.. parlo delle tue veglie assillate dai dubbi e dal rimorso... parlo del senso di abbandono che provi, ogni volta che pensi al mondo che ti circonda"

"Il mondo non mi ha abbandonato"

"Non tutto, è vero, ma ti senti abbandonato da quella particolare fetta di mondo, che una volta tu sentivi quasi come una aprte della tua famiglia e che tale l'avevi definita"

"Loro...non possono far altro... Loro sono incapaci di comprendere..."

"Ma davvero?"

"Loro si limitano a guardare ciò che vedono. Sono incapaci di guardare l'essenziale, quel qualcosa che è invisibile agli occhi"

"E tu?"

"Io cosa?"

"Tu vedi quel qualcosa? L'essenziale, invisibile agli occhi?"

"Io...credo di sì..."

"Come puoi esserne certo?"

"Non posso, ma l'esperienza insegna che, per lo più, ciò che c'era da guardare l'ho osservato con attenzione e, con una certa approssimazione, l'ho capito... Ma è una cosa che reputo naturale..."

"E loro, secondo te, non lo fanno perché non vogliono?"

"Forse.. o forse non hanno voluto a suo tempo ed ora hanno dimenticato come fare..."

"Pensi che loro non abbiano dubbi, rimorsi, pensieri, così come li hai tu?"

"Io penso di sì, eppure quando li guardo, non posso fare a meno di cercare di immaginarli stretti nella morsa del dubbio, con le menti affollate di pensieri contrastanti..."

"...ebbene..?"

"Fatta eccezione per 2 di loro, non riesco a focalizzare l'immagine come plausibile."

"Magari fingono sicurezza per non far pesare agli altri i propri pensieri"

"O magari non pensano affatto."

"Fra me e te, dovrei essere io quello preposto a pensar male degli altri, non trovi?"

"Un saggio ha detto che a pensar male degli altri, difficilmente si snaglia"

"Ma certo, a lui lo dissi io"

"Però, a questo punto..."

"Cosa?"

"Dal loro punto di vista, io sono un altro, quindi hanno ben ragione di pensar male di me"

"Sai cosa diceva Achille Campanile?"

"Che cosa?"

"In certi casi, alla stretta di un ragionamento ineccepibile, non si può rispondere che con una bastonata"

"Dovrei bastonarli?"

"No: dovrei essere io a bastonare TE."

"...non capisco"

"Tu sei tu. Hai il tuoi pensieri, le tue emozioni ed i tuoi dubbi. Puoi aver agito in modo errato, ma lo hai fatto sempre usando la testa ed il cuore. Hai sempre seguito ciò che noi ti abbiamo detto e ci hai messo del tuo, a dimostrare che sei ancora capace di ragionare."

"Questo mi giustifica?"

"No, ma ti aiuta a crescere"

"Crescere?"

"Errare humanum est, perseverare autem diabolicum"

"Ed io sono umano?"

"Di certo non sei un demone, non trovi?"

"Non ancora... non ancora..."

domenica 29 aprile 2012

"Un soldo per i tuoi pensieri..."

"Cosa ci fai qui? Non hai monete che possano attirarmi"

"Sono qui, perché mi stavi aspettando, non è ovvio?"

"Io non ti stavo affatto cercando."

"Davvero? Quindi non sei in una stanza da solo, steso a rimirar il soffitto con la sola luce delle stelle, perché aspettavi un'illuminazione?"

"Tu non sei un'illuminazione. Sei solo ombra. Oscurità, tenebra..." 


"...ed emozioni."

"Cosa ne sai delle mie emozioni?"

"Le vedo, le sento, le provo e di esse mi nutro. Io sono il parassita che vive dentro di te e ti studia. Io vivo del tuo passato, assaporo il tuo presente e mi assicuro il tuo futuro."

"Sei pazzo."

"E se a dirlo sei tu, che ti riduci a parlare da solo, non potendo parlare con anima viva, credo sia una fatto appurato."

"..."

"Tornando alla ragione della mia visita... Le tue emozioni sono state un po' ingarbugliate, di recente. Ci sono due perni saldi ed attorno ad essi sembra tu abbia costruito la tela di un ragno. Le parche sarebbero onorate di comparare le loro tessiture con la tua rete emotiva."

"Le parche non esistono: sono solo mitologia"

"Nemmeno io esisto: sono solo la tua immaginazione."

"E questo mi dovrebbe far star meglio? Non pensi io sia abbastanza pazzo?"

"Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui."

"..."

"Le tue emozioni hanno bisogno di un po' d'ordine, non trovi?"

"Ritengo di sì"

"E da dove partiresti?"

"Sei tu l'esperto in materia, no?"

"E tu di cosa sei esperto?"

"Nulla, in caso contrario, tu non ti faresti vivo."

"Far ordine nelle emozioni è come mettere ordine in una stanza: per prima cosa, è necessario cancellare ciò che risulta supefluo. Maggiore è il numero di cose che si eliminano, minore sarà quello delle cose da riordinare"

"E cosa dovrei eliminare?"

"Emozioni che non servno, rapporti emotivi inutili o dannosi"

"Ne parli come se fossero delle vecchie bambole. Non è così semplice. Ci sono anche delle persone, oltre a quelle emozioni che ad esse mi legano."

"Non avere nulla"

"Prego?"

"Non avere nulla.
Se incontri un Buddha uccidilo.
Se incontri un tuo antenato uccidilo.
Non avere legami,
Non essere schiavo di nessuno.
vivi semplicemente per la tua vita"

"Cio che dici non ha senso. Tutti devono vivere per qualcosa e per qualcuno"

"Solo chi pensa di averne bisogno"

"Cosa ti fa credere che io non ne abbia bisogno?"

"Vedere come stai, avendone"

"Io sto bene"

"Ed io ho appena fatto un ambo, giocando a tombola con la nonna"

"Non mi prendi seriamente"

"Sei tu a non prendere seriamente te stesso."

"Non sono d'accordo"

"Non devi esserlo. Devi riflettere su ciò che è meglio e giusto per te stesso. Trovare la strada giusta, diritta o tortuosa che sia ed imboccarla di corsa, qualsiasi cosa ne derivi"

"Come capirò che è la strada giusta?"

"Basta guardare la segnaletica stradale."

"Non è divertente"

"Nemmeno intraprendere la strada sbagliata lo è. Devi fidarti del tuo istinto e lasciarlo lavorare mentre ti guida verso la strada maestra, che poi ti condurrà..." 

"...alla rovina: sei tu il mio istinto"

"Non ci vedo niente di male: ho conosciuto istinti ben peggiori."

"Forse hai ragione. Che devo fare ora?"

"E' tardi: devi riposare e riflettere. La notte porta consiglio, dicono. Vediamo se lo farà davvero, una sera o l'altra."

"Buona notte..."

sabato 21 aprile 2012

L'istinto è di lasciare tutto indietro.
Mollare tutto e lasciare che i pezzi si mettano a posto da soli o si frantumino del tutto.

Fuggire lontano, dove il mondo non esiste più: oltre i confini dello spazio e del tempo, in quel luogo privo di forme e di colori, dove tutto è così come dev'essere, così come noi vogliamo che debba essere.

Voglio prendere il traghetto, farmi scortare sulla riva, incontrare Axel all'entrata. Iscrivermi al suo club esclusivo. Assistere alle farneticazioni dei filosofi, farne di mie, mangiare, bere e dormire, morire, forse sognare...
Sogno un mondo diverso, senza colori e senza emozioni. Dall'altra parte tutti i colori, privi di ombre ma colmi di emozioni.
In mezzo, sta la vita: quella vita infima e limitata che gli esseri umani si ostinano a condurre al meglio delle loro capacità, sperando di riuscire a raggiungere quel non so ché di cui perfino loro son all'oscuro... Oscuro e scuro, come un pozzo sigillato da tempo e dal tempo... Un pozzo dove non c'è più acqua, né luce, né vita...

Un uomo privo di emozioni, è un corpo morto che cammina.

Un uomo che prova emozioni verrà ucciso dalle stesse.

Avere come destino la polvere da cui siamo emersi non è mai una cosa esaltante.


Vorrei essere una stella, e poter brillare lassù, per i cazzi miei, senza che alcuno possa disturbare il mio stazionare celeste.




Son un corpo vuoto di emozioni e pieno di voci che mi dicono cose senza senso. Le voci mi fanno fare ciò che risveglia le emozioni più nascoste dell'animo umano, eppure io so di non poterle più provare, poiché un corpo vuoto e morto può venir riempito, ma non sa più come muoversi, dopo aver fatto il pieno.

venerdì 23 marzo 2012

Ed in un labirinto di voci io vago senza meta alcuna, mentre le mie budella si torcono fino a formare una spirale di distruzione, verso il centro della quale un veliero sta dirigendosi, pronto a venir risucchiato dalle profondità degli abissi...

Dalla poppa del galeone, in capitano grida "MAELSTORM!" e tutti corrono come formiche in un giardino che sta andando a fuoco...

Tutti colano a picco, presto o tardi...

sabato 10 marzo 2012

A volte mi chiedo se abbia davvero senso continuare a scrivere in questi luoghi dimenticati dagli dei e dai mortali...

martedì 28 febbraio 2012

Esistono solo 2 modi di parlare con un pazzo
1) non ascoltarlo
2) impazzire con esso

giovedì 23 febbraio 2012

-Perché non puoi fidarti di me?
-Perché sono in una situazione di instabilità...
-Tu sei instabile ed io sono da diffidare?
-Immagina che io sia sull'orlo di un burrone... Se ci cado dentro ho un crollo... Dietro di me ci sono molte persone: tutte quelle della mia vita... C'è chi mi sta più vicino e chi mi sta più lontano... Chi è vicino può aiutarmi... Ma è anche la stessa persona che ha più facilità a farmi cadere...
-Non vorrei mai farti cadere...
-Allora, quando un altro ti spingerà contro di me ed io cadrò, potrai dire "ops"...

giovedì 16 febbraio 2012

caos nel bar del porto

Quando le voci si moltiplicano, ecco: è allora che non sai più a chi si debba credere... Chi è nel giusto e chi mente...

Uno è il cervello, la ragione... Ne sono certo... è fredda e distaccata. Parla secondo logica. Non fa una piega.

Una voce deve essere la coscienza: è così forte e sovrasta le altre, pur parlando sciocchezze degne di un invasato...

Poi c'è certamente il cuore... così timido ed emotivo... eppure così penetrante...

Poi le altre... altre decine di voci che non so neppure cosa mi dicano... tante si scontrano.. alcune muoiono... altre si rafforzano...

Eppure in questo marsma di voci, non riesco a capire alcunché...

venerdì 10 febbraio 2012

Ululati nella notte...

Taci... Non riesco a concentrarmi se urli così, ti pare?
E dire che era una città così silenziosa... Si sentivano soltanto gli uccelli svolazzare e cinguettare... Il ruzzare degli infanti ed il brusio delle persone...
Certo, qualche motore... Ma ora non si sente altro che questo...

Un ululato possente, che farebbe tremare qualsiasi creatura dovesse riconoscerlo...

Non si tratta di un animale, oh no...

Non è una macchina creata dall'uomo, certo che no...

E' il vento... Ma non un vento qualsiasi... E' l'impetuoso vento che spazza via ogni cosa sul suo cammino. Avanza come un carro armato, ma con la rapidità del giaguaro, portando con sé qualsiasi cosa incontri.

Oltre 120 km/h di raffiche che sibilano fra i palazzi e nelle vie e nelle corti... Un concerto di grida e lamenti ma nessuno è in città...

Nessuno esce con questo vento... Nessuno, salvo chi vi è costretto e prega per non volar via, lontano...

Bizzarro notare come io non possa volare via, benché io sia forse il solo che potrei abbracciare con gioia il muso della raffica più forte, per poter arrivare così, lì dove non sapevo se sarei arrivato con le mie sole forze: da qualche parte al di là dell'arcobaleno, dove tutto è differente...

Anche se, devo ammetterlo, mi mancherebbero le raffiche ed i concerti della città, quando il vento decide per noi direzioni e destinazioni...

venerdì 27 gennaio 2012

L'Amore...

Eravamo lì, nella cucina... Uno di fronte all'altra...
Lei mi chiese "Quale pensi che sia il significato dell'Amore?"
Ci pensai un istante prima di rispondere. Poi presi un coltello, uno qualsiasi.
Lo puntai all'altezza del mio cuore, con la lama rivolta a me. Tenendolo sospeso le dissi "Abbracciami."

domenica 22 gennaio 2012

Time...

Un altro giorno termina... Un altro giorno comincia...
Lento e costante il susseguirsi delle settimane, dei mesi e delle stagioni non si arresta per nessuna ragione...
Ed è proprio qui che vedo il più forte effetto del tempo...

Lo vedo nei blog amici e conoscenti...

Quando sono giunto in queste lande e qui ho fondato il mio porto di speranze abbandonate, ognuno dei blog che seguivo osservava settimanalmente il rituale del rinnovo... Ora, per lo più, vedo ce quasi tutti coloro che seguivo sono fermi.
Loro hanno arrestato la corsa. Lasciano che il tempo scorra senza poter far nulla per evitare che esso scivoli via dalle dita...

Vedo blog fermi da mesi.. altri da anni...

So sad... Time is running.
If you run whit him, you will be young forever.
If you stop, you will die, like every one...

Ogni cosa muore, anche la voglia di scrivere...

sabato 14 gennaio 2012

Sole.... Oggi splende più forte del solito... E' una splendida giornata di sole invernale.
L'aria è tersa il cielo limpido... Vedo i monti al di là del mare, oltre il castello...

Oggi è sabato... In molti aprofitteranno del clima quasi primaverile per uscire... Chissà, forse qualcuno farà anche un tuffo nelle acque cristalline, sebbene siano tutt'altro che accoglienti come potrebbero esserlo delle sorgenti termali.

Ci saranno molti ciclisti sulle strade oggi, di quelli veri, intendo: quelli che hanno comperato la bici da corsa e la usano nei pomeriggi di sole per farsi "il giro" da un capo all'altro della città, passando per i paesi sopra il monte... Loro non sono come me...

Io vivo le mie strade a quei 10 cm dall'asfalto, ovunque io debba andare, con qualsiasi tempo a qualsiasi ora del giorno e della notte... Io sono un tutt'uno con le mie 2 ruote ed i miei pedali. Camminare non mi è consono. Correre non mi soddisfa.
Una bicicletta come mezzo urbano equivale ad avere le ali ai piedi, in un mondo di zoppi.

martedì 10 gennaio 2012

Notte sulla strada...

Ed anche oggi la notte cala ed io sono solla strada, sulle mie silenziose due ruote...
Le luci pubbliche illuminano il cammino, ma io non sono altro che una linea mobile sulla strada...

A volte capita che io pensi "E se non mi vedessero?" ... E' un attimo... Questione di pochi istanti...

Subito dopo penso "E se anche fosse?"

In fondo è un evento cui sono preparato da tempo... Non porto dietro rimpianti, non ho pensieri... Forse qualcuno potrebbe aversene a male, se sparissi così, in un lampeggiare di fari ed uno stridere di freni... Ma se così fosse, probabilmente qualcosa di me non era trasparita con efficacia...

Non tristezza o lacrime, voglio vedere dall'alto, bensì risa e festa, perché questo è ciò che insegno: vivere con un sorriso in faccia. E con un sorriso voglio venir salutato, poiché con un sorriso io guarderò chi resta...

domenica 8 gennaio 2012

Feste

Le feste sembrano finite... Non che siano state adeguatamente festeggiate, intendiamoci...
Durante le feste tutti son di corsa, nervosi... Non esiste più lo spirito festoso ed allegro che dovrebbe accompagnare queste occasioni. O meglio, esiste, ma è molto raro trovarlo e trovare il tempo per farlo uscire.

Il vostro Nocchiero ha passato le feste lavorando, come di consueto e ciò non di meno, ha trovato il tempo fra un cliente e l'altro per regalare un sorriso a chi incontrava, ora con una battuta, ora con uno scherzo, ora con un buon caffé...

Le feste son passate e si continua a lavorare. Ci sarà tempo per riposare quando non sarà più tempo di lavorare.

Non perdete mai il sorriso: è un bene prezioso che costa poco e regala un mondo nuovo...

lunedì 2 gennaio 2012

Capodanno

Dopo una serata con gli amici è partito il gioco oroscopo 2012...

Il suggerimento per l'anno nuovo è di aprire un blog o, se già ne ho uno di aggiornarlo ogni settimana per 4 mesi... Eccomi qui XD