giovedì 30 maggio 2013

...problemi...

Il problema, io ritengo, non è guardare fuori dalla finestra ed aver paura dell'altezza: quello è normale istinto di autoconservazione, ritengo.

E allora, dov'è il problema?

Il problema sussiste quando guardi fuori dalla finestra, osservi il marciapiedi e ti sembra di non essere in alto abbastanza...
Il sorriso è un'opzione che non siamo in grado di contemplare...

martedì 28 maggio 2013

Tante cose...

Ci sono così tante cose nella tua testa...
Vorticano come un mare di stelle nel mezzo di una tempesta e così tutto diviene confuso. Ogni pensiero si perde e si fonde con altri, dando vita a chimere mai viste prima ed impossibili da visionare razionalmente.
Tutto diviene soltanto l'ombra di ciò che era destinato ad essere e solo le mura della tua mente ti permettono di non venir sommerso da quella valanga di pensieri incongruenti.
Vorresti trovare il modo di scriverli, ma questo mondo offre soltanto 2 dimensioni per scrivere, 3 per esistere e 4 per vivere... Ma sono troppo poche e non puoi, non puoi prenderli tutti in considerazione contemporaneamente.
Devi scinderli, così come si scinde un atomo.
Non facile, mi dirai tu e magari hai anche ragione, ma non puoi analizzare queste aberrazioni di pensieri congiunti, poiché non hanno né capo, né coda, così come non hanno una consistenza vera e propria...

Sono solo ombre: nebbie che offuscano la nostra mente e ci chiudono i sensi.

Non vedi più nulla...
Non senti più nulla...
Non odi più nulla...
Non senti alcun aroma....
Non puoi più toccare alcunché...

Sei come uno spettro che si aggira nel mondo con un corpo troppo solido per essere davvero quello di un morto e con una mente troppo limitata, per poter aver superato la barriera chiamata "vita"...

Se non puoi dividerli ed affrontarli uno alla volta, annegali.
Annegali nell'alcool... e quando ne saranno ben imbevuti ed incapacitati a muoversi...bruciali...

AL ROGO!

AL ROGO!

AL ROGO!

Nella pubblica piazza, come gli eretici di un tempo, al rogo vengono messe le aberrazioni che furono i tuoi pensieri privi di un proprio corpo ed hanno posseduto il corpo di altri sventurati pensieri, ora condannati a venir purificati dalla fiamma dell'inquisizione.

Bruciali, come se ne andasse della tua stessa vita...

domenica 26 maggio 2013

"Se una persona non crede agli eroi, non dovrebbe andare al cinema" -cit.-

Mattina di domenica... Non fa differenza: quelli come me, lavorano ugualmente.
Ogni giorno è uguale al precedente, senza offrire speranze per l'indomani.
Un giorno a settimana ci riposiamo, ma è solo l'illusione di un riposo ed in ogni caso non capita alla domenica. Alla domenica, noi siamo lì.
Io sono lì.

Indosso la maschera felice, gli abiti allegri e gioiosi... Il mio costume da eroe senza tristezza, né timori.

Volo a lavorare, ad offrire un sorriso, anche a chi risponda con le smorfie.

sabato 25 maggio 2013

Towel Day

25 maggio: Towel day.

"E' una dura galassia. Se vuoi sopravvivere, sappi sempre dov'è il tuo asciugamano!"

In ricordo del compianto Douglas Adams, oggi tutti portano con sé un asciugamani a memoria della sua utilità infinita.

Don't panic.

lunedì 20 maggio 2013

Al tavolo....

C'ero solo io al tavolo... Davanti a me, un calice di refosco... Perché ho ordinato vino ross? dovrei saperlo che mi va subito in testa...
"E non è forse quello che vuoi?" chiese mio fratello tranquillo, suybito prima di sedersi.
"Cameriere? Portami del gin e mettilo sul conto del fratellone." Sorrise "Spero non sia tanto che aspetti, in fondo non c'è ancora nessuno"
Sono solo al primo giro, la bottiglia non è ancora finita "Arriveranno.. .sai che arriveranno tutti..."
C'è il giullare veneto seduto ad un altro tavolo... probabilmente si è confuso o forse socializzava con un sogno, chissà... "La me porti un spriz, toso"
"Bianco o con l'aperol?"
"Meteghe l'aperol, ostia, senò che spriz de 'ostrega saria, ah?"
"Prima o poi dovremo dirglielo che lo spriz diventa con l'aperol solo dalle sue parti... Mi porta una vodka bianca, per favore?" chiese lo scrittore. "Il bus sembrava non voler passare mai: scusate per il ritardo"
"Non me ne parlare: 2 gocce di pioggia e la gente dimentica cosa significhi guidare un'automobili.. se ne stessero a casa farebbero un favore al mondo" disse il ciclista entrando bagnato con il casco sottobraccio. Una coca, senza ghiaccio con una fettina d'arancia, per favore"
iniziavo a pensare che questo povero cameriere sarebbe impazzito a suon di portare una cosa per volta... ma sembrava così ligio al dovere che mi dispiaceva mandarlo via.
Dalla porta entrò lo psicologo, accompagnato dal folle. "Gli ho dato uno strappo, dato che l'ho trovato lungo la strada. Era invitato anche lui vero?" anche se fosse, ormai è qui...
Nessuno badava allo spogliarellista sul palco, nemmeno l'attore che stava entrando, illuminato dal proprio outifit, come sempre. "qualcuno dovrebbe rivedere il guardaroba di quel ragazzo sul palco" disse lo stilista alle sue spalle...
"Che dite? uniamo 2 tavoli? non so se ci stiamo tutti sullo stesso." chiese mio fratello, vedendo entrare ancora l'alcolizzato già barcollante.
"Chiamate il cuoco!" gridò il giullare. "Offre il ragazzo da bere per tutti!"
Il cameriere non sapeva come reagire a quella richiesta. Lo psicologo lo imbeccò "Chiamalo, chiama il ballerino sul palco e poi vieni anche tu: briandiamo tutti assieme."

Eravamo tutti lì, attorno al tavolo.
Mancava solo l'innamorato, che sembrava malato con la febbre.
Tutti con il bicchiere in mano, levato verso il cielo.

"Alla salute, ragazzi miei!"
"A cosa si brinda?" chiese il ciclista
"In effetti non lo so" risposi io
"Brindiamo" iniziò mio fratello "perché siamo ancora vivi e perché siamo tutti qui!"
"Alla salute!" esclamarono tutti

E' bello, pensavo, far mente locale su chi ci sia accanto a se stessi e sarebbe ancora meglio non sapere che, dopo che tutti abbiano ordinato, tocchi sempre a me pagare il conto... Lo pago solo perché siete voi.. Solo perché siete me... ed io, senza di voi, non sarei alcunché...


....



"Scusate..? sono ancora in tempo?"

...toh..il solito ritardatario....

venerdì 17 maggio 2013

Schiena dura come il granito...

Il sole sorge... La sveglia è ben lungi dall'aver intenzione di suonare, eppure io mi sveglio infastidito.
Son stati giorni davvero fastidiosi nella loro totalità...
Fra pensieri, impegni, lavoro, ricordi e stress portato dalla continua ricezione di insistenti messaggi.
Ma nulla di tutto ciò mi passava per la mente quando ho aperto gli occhi. La mia povera e non più giovane schiena, semplicemente, ha deciso di entrare in sciopero, sebbene non riesca a comprenderne la ragione effettiva.
Così, con una parte di relativa importanza del mio corpo ridotta a inutile fermacarte, mi sforzo di muovermi per casa.
Qualcuno mi disse un giorno che bisogna cercare di vedere le cose positive, anche nelle avversità... Non ricordo chi fosse e non importa, in effetti...

Andrò comunque a lavorare (non accetterebbero MAI una scusa simile per lasciarmi a casa) e qui la positività va a farsi benedire... Ma in compenso, ogni mio pensiero è risucchiato dal dolore costante che arriva dalle vertebre superiori, quindi non ho tempo per pensare ad altro e ciò è decisamente positivo....

venerdì 10 maggio 2013

...poesia di una notte di fine primavera...

Apro il freezer. Lo faccio spesso, ultimamente. Lei è lì, lo so. Non mi aspetta, non mi chiama, ma c'è per tutti quei momenti in cui io sento il bisogno di lei.
La prendo fra le mani e spendo qualche istante ad ammirarla, ad ammirare la densità del liquido che mantiene il suo stato fluido, nonostante la temperatura glaciale.
Vedo ondeggiare la mia limpida amica e sorrido, prima di trarne giovamento...

Trovo ci possano essere poche cose capaci di contenere la poesia ed il romanticismo della simil densità della vodka appena uscita dal freezer a -18°c

domenica 5 maggio 2013

Long time ago...

"E' molto che non scrivi qui, non ti sembra?"
"E' molto che non scrivo in generale, se non te ne fossi accorto, in effetti..."
"Siamo acidi oggi?"
"Quanto basta... avrei altre cose da fare, piuttosto che stare qui"
"Per l'amor degli dei e delle dee, sono le 5 della mattina, cosa diamine devi fare?"
"Devo riordinare... è tutto in disordine"
"Devi riodrinare la casa o la mente? No, perché per la mente avrei una piccola idea.. una novità assoluta sul mercato che non lascia spazio alla concorrenza..."
"Per l'ennesima volta, no: non mi faccio lobotomizzare..."
"...ah..."
"Devo mettere ordine nella casa: il livello di entropia si espande ogni giorno che passa e non posso lasciarlo andare oltre"
"Anche nella tua mente c'è un bel po' di casino, sai? Talmente tanto che non riesci neppure a trascriverlo..."
"Non ho tempo di pensarci..."
"E' diverso: sai che fa male pensarci e vuoi evitare. E' più facile piantare la testa sotto la sabbia come farebbe uno struzzo e fingere che tutto vada bene, anche quando non è così"
"Sei ingiusto"
"Sei tu ad esserlo: io cerco di aiutarti... anche perché sennò cosa ci starei a fare qui?"
"...qui... sei qui eppure non ci sei... sei sempre presente e mai veramente... sei solo una voce fastidiosa che si insinua nelle mie orecchie... tanto lieve da essere invisibile.. .tanto forte da sovrastare la vita..."
"Ces't moi"
"Stavo pensando... non sarebbe divertente se un giorno scoprissimo di aver invertito i ruoli e di averlo fatto perché la situazione era opposta?"
"Sarebbe un vero caso di schizofrenia, sai? Ma vero vero..."
"Perché quello attuale è falso?"
"Diciamo che non è riconosciuto"
"Perché nessuno si è mai degnato di studiare il nostro caso..."
"Chissà, forse se lo studiassero, finalmente ci internerebbero :D "
"Ne dubito..."
"Mi è piaciuto il titolo del tuo posto di oggi: è per la commemorazione di ieri?"
"Sì... ieri era il 4 maggio: non potevo astenermi"
"Mi sembra giusto... Dai: vai a riordinare le stanze e continua a sperare che ciò ti aiuti a creare ordine anche in quel magazzino inclassificabile che tu chiami mente e che io chiamo soffitta... Magari ne uscirà qualcosa di buono..."
"A presto..."
"Quando vuoi..."