sabato 2 maggio 2015

Ogni promessa è debito. Nel frattempo, è finito il caffé.

Faccio promesse in modo molto misurato, perché sono dell'idea che le promesse (al contrario delle minacce, che si possono infrangere) vadano mantenute.
Ho promesso tempo addietro che avrei speso un post per parlarvi in modo concreto del mio gatto (o, per iniziare a voler essere precisi, della mia gatta).
Da dove partire?
Potrei partire da ovunque ma partirò da un concetto di base: è tutta una grande metafora creata perché la trovavo divertente.
Ecco, partirò dalla serata fatta in suo onore, per festeggiare il suo arrivo nella mia casa (se pur provvisorio, lo ribadiamo).
Tutti gli invitati (tranne chi sapeva) mi hanno chiesto "ma il gatto dov'è?" ed a tutto ho risposto la stessa cosa: "Sulla sedia, seduta. Salutala."

E qualche sospetto già lo avete.

Torniamo a Rimini, volete?

Ho conosciuto molte persone durante la mia vacanza a Rimini (alla fiera, dico).
Se ben ricordate, ad un certo punto dell'inverno ho preso un treno e son andato a trovare una delle persone conosciuta durante tale fiera.
Senza alcuno scopo, semplicemente per fare un viaggio in giornata. Per sfruttare in modo differente il giorno libero.

Tale persona mi ha detto varie volte di conoscer più gente qui nella mia piccola patria, di quanta non ne conoscesse a casa e mi confidò di aver il desiderio di trasferirsi ma sapeva benissimo di non poterlo fare.
Diciamocelo: una persona non prende le proprie cose, parte e si trasferisce in terra straniera.
O meglio, può farlo ma è un salto nel vuoto. Un salto che non avrebbe fatto.
Non senza una "spinta" se non altro.

Mesi dopo mi viene in mente una proposta sciocca.

"Ma senti e se ti ospito per il tempo che ti serve?"
"In che senso?"
"Vieni qui, ti ospito in casa, ti trovi un lavoro (o almeno ci provi), ti trovi una casa e ti stabilisci qui. Ovvio che a farlo dal nulla è pressoché impossibile ma se hai un tetto sulla testa almeno puoi iniziare da qualche parte."

Lo scopo di questa mia proposta?
Nessuno.
Posso?
Posso.
Mi cambia?
Non mi cambia.
Mi pesa?
Non pensavo mi sarebbe pesato (e non mi pesa).

Ha lasciato trascorrere un mesetto prima di decidere che sì: valeva la pena almeno provarci.
Da lì è partito il tutto: sarebbe stata il mio gatto.
E così è.

Ho adottato "Katty" come fosse un gatto. Ha la sua cuccia è indipendente.

Non serve nemmeno che ve lo dica: il primo pensiero di tutti è stato che questa nuova inquillina fosse la mia nuova "fiamma" e che avessimo una relazione.
Nulla di più sbagliato.
Come ho ripetuto a tutti: è solo il mio gatto e come tale la considero.

Con questo è svelato il perché la sua presenza sia provvisoria ed il perché non vi abbia mostrato sue foto.
Ad oggi non sappiamo se riuscirà a stabilirsi in questa piccola città o se fra poche settimane ripartirà verso la sua casa, conscia di aver tentato ma di non poter restare qui in eterno.

Per ora sono in attesa ed osservo quale sarà il destino di questa giovane piccola gatta nera (che ha finito il caffé, fra le altre cose, poffare).

24 commenti:

  1. :))))))

    Bella... C'ero cascata.
    Ottima metafora peró!

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    1. Ad un certo punto, lei stessa ha iniziato ad autodefinirsi "Il mio gatto"...

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    2. Rapporto interessante...

      E non ti dispiace di perdere il gatto?

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    3. ome ho detto post addietro, sì: mi dispiacerà quando se ne andrà, ma dovrò lasciarla andare.

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  2. tanto la prima sera che torni a casa sbronzo cercherai di fartela.

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    1. Oppure accadrà il contrario.. in ogni caso, un amico mi ha postato questo, in tal proposito...

      http://i0.kym-cdn.com/photos/images/newsfeed/000/008/190/ren08.jpg?1250082251

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  3. Certo che se non l'avessi spiegato nessuno l'avreebbe mai immaginato...
    (immagino che non mangi croccantini...) :-)

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    1. L'idea era quella
      (diciamo che si è mostrata restia all'idea...)

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  4. Avevo intuito qualcosa quando hai detto che tutte le mattina si rifaceva la lettiera...

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    1. E' un gatto autosufficiente (ed una volta mi ha pure fatto la colazione: ero commosso).

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  5. Mi piaciuto tanto come ce l'hai descritta.
    Le auguro di trovare la sua strada (e magari di ricomprarti il caffè...)

    ;)

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    1. Io le ho dato una mano come ho potuto. Forse avrei potuto far di più (si può sempre fare qualcosa di più) ma così è e vedrò se è stato sufficiente o se rinuncerà.

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  6. Rido... ah come rido.
    Salutami la gatta... e spero che trovi una cuccia tutta sua!

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    1. La troverà o sarà costretta a fare ritorno a casa.
      Ma io spero riesca a trovarla.

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  7. Magari può restare per un periodo più lungo!

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    1. Certo è una possibilità ma dovrà andarsene comunque e più tempo resta, più difficile sarà quando se ne andrà.

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  8. Tutti hanno bisogno di un posto dove stare ^^
    Bellissimo post! hahah!
    A presto .. Dream Teller ^^

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  9. Ci hai fregato tutti, o quasi. Bravo!
    Mi hai fatto sorridere leggendo la verità... Hai fatto una bella metafora.
    Un saluto a te e alla gatta ;)

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    1. Per qualche ragione volevo parlarvi di lei, senza però specificarne la natura. E poi boh....

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  10. Allora ci hai fregato tutti eh? E io che ti ho spiegato pure la differenza tra gatto maschio e gatto femmina ._____.

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    1. Garantisco che è una gatta femmina u_u (oddio..credo...ammetto di non aver controllato nello specifico, ma ad un'analisi generica questa è l'impressione...

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  11. Eh si, io non ci avevo minimamente pensato ad una metafora del genere. Piuttosto mi ero costruita un dramma, tipo che fosse una gattina (vera) malata terminale xD

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  12. a ridosso del fiume o a ridosso della porta di ingresso, resterà e ti schiaccerà le ciglia la sua ombra, il profumo, il destino scarmigliato che inciampa nella piega degli eventi non controllabili .. ogni promessa è un credito da riscuotere anche senza caffeina

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