domenica 28 settembre 2014

Non è sempre domenica ma oggi sì

Provo a rimettere un po' d'ordine cronologico nelle cose, rimettendo la listografia settimanale alla domenica, come d'origine.

The Life In A Year


 Quindi parte la lista numero 4: gruppi musicali preferiti.
Come nella precedente kista, metterò tutto alla rinfusa, come in un enorme pentolone (il cui risultato, a conti fatti, sono io).

- Cristina D'Avena non è forse un "gruppo musicale" ma è certamente la prima cantante che mi venga in mente... parlando di congiuntivo del verbo venire, non posso che proseguire con i
- Vengaboys, gruppo che ha avuto il proprio periodo. Sebbene tale periodo sia terminato, penso che chiunque abbia una certa età, ricordi distintamente le parole "Boom boom boom boom, i want you in my room..."
- Immanuel Casto, perché non si può davvero non amare il Casto Divo.
- Skiantos, un altro gruppo ormai morto (letteralmente, il cantante è morto a febbraio) ma che ha segnato fortemente la mia crescita.
- David Bowie, su cui non ho nulla da aggiungere, al di fuori del nome.
- Brian Setzer, che ha "remixato" con la sua orchestra tante  e tante canzoni meravigliose.
- Gli Atroci, perché bisogna ricordare sempre di non prendersi troppo sul serio.
- Gogol Bordello, perché sì.
- Motorhead, perché è stato il primissimo concerto cui io abbia partecipato, sebbene ancora poco più che un feto in grembo a mia madre.
- Erasure, scoperti "per caso" con un gioco in flash (Robot unicorn attack) in cui la loro canzone "Always" viene messa in loop finché non muori...
- Dschinghis Khan, se non li conoscete, andate ad ascoltarli sul tubo.
- CCCP, un altro gruppo storico.
- Schrott nach 8, perché "zuppa romana" rimane una delle hit del momento: di qualsiasi momento.

Qualcuno una volta mi ha definito una persona "poliedrica" perché mi piacciono molte cose totalmente differenti l'una con l'altra. Il fatto in sé è vero: apprezzo cose perfettamente opposte in momenti non necessariamente differenti ma questo fa davvero di me una persona poliedrica? Non sarò soltanto una persona senza un vero gusto deciso che prende quello che viene, così come viene?

Chi può dirlo...?

Nell'attesa di trovare il tempo per scrivere qualcosa di differente da una listografia, vi saluto e vado a prepararmi il pranzo, che ho fame :3

venerdì 26 settembre 2014

Se ci tieni troverai un modo, se non ci tieni troverai una scusa (numero 3)

The Life In A Year


Siamo giunti al 3 capitolo (postato in estremo ritardo) della mia listografia settimanale. Tecnicamente ho iniziato una domenica. Già la seconda settimana ho sgarrato, pubblicando di lunedì...stavolta, poi, sto pubblicando di giovedì (quasi in anticipo sulla prossima).
Ma sono scusato....
O comunque....

Oh ti prego, non ucciderci! Ti prego, ti prego, non ucciderci! Lo sai che ti amo baby, non ti volevo lasciare! Non è stata colpa mia! Non ti ho tradito, dico sul serio! Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mia aveva portato il tait, c'era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c'è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette, NON E' STATA COLPA MIA!

Ma bando alle scuse e passiamo al terzo capitolo delle liste settimanali.

Lista numero 3: film preferiti.
Non so esattamente quanti io debba metterne, giacché ogni film mi ha lasciato qualcosa di unico dentro. Proverò ad elencarne un paio, senza perdermi troppo.

Labyrinth: ad oggi rimane il mio film preferito, senza riserve.
La Storia Infinita: film d'infanzia che mi era sempre piaciuto, ha assunto un valore tutto nuovo, da quando ho letto il libro.
Sin City: un fumetto reso a film con la poesia che solo un fumetto può offrire e le animazioni di cui solo il grande schermo dispone.
300: come Sin City, la poesia resa film.
Mr. Nobody: film che parla delle sliding doors e ne abbatte il significato.
Iron Sky: trash e nazisti nel futuro. Serve davvero aggiungere altro?
L'armata delle tenebre: film principe del trash, non credo servano presentazioni per questo capolavoro. Serve solo un po' di zucchero, baby.
La bottega dei suicidi: la Francia ci regala un capolavoro ambientato in una società che reputa illegale il suicidio in pubblica piazza. Macabro come pochi film d'animazione sanno essere.
Ralph spaccatutto: amo ed odio questo film perché uscito poco dopo che avevo realizzato un racconto breve basato sul protagonista che si rifiuta di seguire la trama del racconto che lo scrittore vorrebbe per lui. Inutile dire che Ralph si ribelli alla stessa maniera.
Magic Mike: Quando ho visto questo film erano le 4 del mattino ed avrei iniziato a lavorare alle 6. Arrivato sul posto di lavoro, ho riferito al mio titolare "Sai, stanotte ho visto un film che mi ha fatto capire di aver sbagliato tutto nella vita." Non ho approfondito, che forse era meglio.
Megamind: Da citare solo perché "sì, sei cattivo, ma non sarai mai un super cattivo!" - "e che differenza c'è?" - "L'ENTRATA IN SCENA!!"
Moonrise Kingdom: l'ho visto in lingua originale per puro caso e me ne sono innamorato.
Flash Gordon: i Queen alla colonna sonora per un grande classico, tratto da un fumetto storico.
Commando: penso di dover citare almeno uno fra i film dell'ex governatore della California, dal momento che, quando ero bambino, è stato l'attore che ho più seguito. Testi sempre accativanti e poi lui è sempre lui.
Interstate 60: perché quando ho visto questo film ho capito che esiste un mondo dove mi potrei sentire a casa.
Hysteria: un film semplicemente eccezionale sia per la tematica sia per il modo in cui è stata resa.
Trainspotting: crudo, vero, tristemente divertente.
Qualsiasi film di Hayao Miyazaki: un artista che non merita un solo film in questa lista ma li merita tutti (con la possibile eccezione di Ponyo, che non mi ha entusiasmato)

Come avrete intuito, potrei proseguire in eterno o poco via e così è, dal momento che amo i film (non tutti ma una buona parte). Non voglio e non posso annoiarvi però e mi fermo qui, dopo aver citato ancora l'ultimo di questa lista che non potrei mai esimermi dal nominare:

Guida galattica per autostippisti: certo, non bello come i libri ma un film spettacolare per chiunque sia abbastanza folle da riuscire a seguirlo.

Spero di non avervi annoiato e di rivedervi presto su queste lande desolate, dove, grazie agli dei (ed all'Acegas) la luce arriva e mi è permesso vedere ciò che gli artisti della pellicole sanno realizzare con la magia che solo loro conoscono.

martedì 23 settembre 2014

Al di fuori del tempo e dello spazio...

Lo so: sono scomparso, come un ramoscello fra le rapide di cui non si riesca più a seguire il tragitto. Nell'ultima settimana sono rimasto rapito dagli eventi nella vita da questa parte dello schermo.
Facciamo un riepilogo...
Abbiamo lavorato, di questo siamo certi. Come sempre abbiamo lavorato molto, purtroppo. In genere son feliuce di lavorare, perché lavorare vuol dire che sono in grado di provvedere alle mie necessità. In questa settimana è stata ospite di queste mie mura la mia Regina ed avrei voluto trascorrere più tempo in sua compagnia (o, effettivamente, aver più tempo da offrirle in questa landa straniera così lontana da quella che è la sua terra natia).
Per logica conseguenza, ho scelto di "trascurare" questi luoghi, ripromettendomi di rientrarvi armato di spolverino e lucidatrice per riprendere la pubblicazione dei miei deliri.
Di questi giorni posso ricordare con interesse la sera di oggi in cui una cameriera mi ha scambiato per una ragazza (e sarebbe voluta sprofondare quando le ho fatto notare il contrario, così la prossima volta mi guarda in faccia e nota la barba almeno), il "viaggio" con il tram (ora funzionante) per mostrare alla mia dama la cità vista dall'altipiano, con conseguente passeggiata lungo la "Strada Vicentina".
Venerdì sera c'è stato il "Frico-toga-party": una serata a casa mia in cui 15 persone hanno pasteggiato con libagioni di frico, sorseggiato birra&vito ed indossando una toga (scatta il contest: di che colore era la mia toga? e di che colore sarebbe stata la vostra?).
Ma ora credo di esser di nuovo qui, tornato alla routine divisa fra lavoro e pc con vaghe note di anarchia incontrollata.

Di questa settimana trascorsa principalmente fra lavoro e morosa, devo dire che ò'unica cosa di cui ho davvero sentito la mancanza è stato questo spazio nero, dove poter delirare liberamente, senza freni, né barriere.
Questo spazio dove ogni cosa è come deve essere e nulla è come gli altri vogliono che sia.

lunedì 15 settembre 2014

Nambero CIU

The Life In A Year


Strano a dirsi, postiamo in modo quasi corretto la successiva puntata di lista (della spesa).
Mi dicono che il tema sia "Pet's you've had and their names", ovvero animali che ho avuto ed i loro nomi... Andrò con ordine (credo, spero).

Attila: un nome un programma, questa è stata la prima gatta di casa. Nata prima di me e prima di me membro della famiglia ha subito tutte le angherie che un bambino potesse volerle fare (ovvero nessuna: era furma e si nascondeva dove non sapevo trovarla). Sto parlando di lei al femminile perché nonostante il nome, si trattava di una gentil pulzella. Il nome le era stato dato a seguito di ciò che l'esperto veterinario aveva stabilito "E' un bel maschietto!". Mi sono avvicinato a lei solo nel suo ultimo anno. Abbiamo dovuto portarla a sopprimere un lunedì mattina. Teoricamente sarei dovuto essere a scuola. Non ricordo perché non ci sono andato ed ho accompagnato la mamma dal veterinario. Una dei giorni più tristi che io ricordi.
Lilly: altro nome, altro programma rispettato. Piccola maltese strabica che la mamma ha accettato in dono da una famiglia che "non riusciva più a tenerla" (stranamente ad inizio estate). Non ha mai dato grandi segni d'intelligenza (ed invecchiando garantisco non è migliorata nemmeno un po'). Attualmente quasi 14enne, vive con la mamma affidandosi ormai solo al fiuto (che non è questa meraviglia) dato che gli altri sensi sono decisamente in prepensionamento.
Cuccioli: Non ricordo tutti i nomi ma sta di fatto che alla Lilly qui sopra è stata fatta fare una cucciolata con un altro maltese (Charlie, sì: come l'unicorno. Non conoscete Charlie the unicorn? Accendete youtube e mi ringrazierete). Risultato: 4 cuccioli. due femminucce e due maschietti (adottati prima che potessero nascere).
Cuccioli 2.0: questa storia merita un'introduzione particolare. Ero giovane. Più giovane di adesso, diciamo. Per la prima estate, facevo le vacanze separate dai genitori. Loro andavano dai loro amici mentre io sarei andato al campeggio con la morosa. La prima morosa. Insomma, la mamma era MOLTO in ansia e si è MOLTO raccomandata...al punto che, come "regalo" per il viaggio mi ha consegnato un preservativo (tutta imbarazata). Non vi racconto com'è andato il campeggi operché non merita resoconti. Merita invece raccontare che, quando son tornato, mia madre mi guarda con sguardo misto fra il rassegnato e l'imbarazzato e mi dice "A Lilly dovevo darlo: è scappata con un randagio."
Seconda cuccioalta, altri 4 cuccioli: 2 maschi e due femminucce (precisa la ragazza, non c'è che dire).
Nef: altro esempio in cui il veterinario era convinto di aver fra le mani una gatta femmina, così mio padre decisa di darle nome "Nef". Sul momento mi disse "Così può essere Nefertari o Nefertiti: metti che abbiano sbagliato di nuovo..". Seguono 10 minuti di spegazione in cui cerco di fargli capire che Nefertari e Nefertiti erano due donne, al contrario di Nef, che è risultato essere un maschio. Di Nef non so nulla da quando è stato operato, poiché pochi giorni dopo esser stato castrato, ha deciso di seguire il richiamo della foresta e di dileguarsi (dico io: potevi farlo prima, che almeno avevi "una marcia in più???).
Trinity è stato il nome scelto per il gatto sucessivo. Fenotipicamente identicO a Nef, genericamente anche. Io mi chiedo se sia DAVVERO così difficile stabilire il sesso di un gatto, se è il tuo lavoro. Sorvoliamo. Trinity, ovviamente prende il nome dall'eroina di Matrix, quindi si aspettavano saltasse in giro per la casa. Invece è riuscito a storcersi una zampa cadendo dalla finestra (e siamo a piano terra).
Erika: piccola cavia che mia cognata ha lasciato in affido a me&morosa del tempo. L'ho conquistata nel modo più semplice del mondo: offrendole da mangiare. Quando mi è morta in braccio (vecchia ormai) è stato un momento terribile.
Jareth: Maschietto preso perché facesse compagnia ad Erika, prende il nome dal celebre Re dei Goblin (uno splendido David Bowie). Ad oggi, con i suoi 7 anni, continua a zampottare per casa di mia allora morosa, attualmente ex
Cavia 2.0 : Per un breve (brevissimo) periodo avevamo preso un'altra cavia perché facesse compagnia a Jareth. Me ne vergogno motlo ma a distanza di anni non riesco a ricordarne il nome.
Tama-chan: Prende il nome dalla tartaruga volante di Love Hina, è la mia piccola tartaruga d'acqua (di cui vi ho certamente già parlato e di cui "qualcuno" non sopporta il suono che fa la pompetta durante la notte :p )

Credo sia tutto, non ci sono stati altri animaletti in casa, io credo, se non si vuol contare Gray, una simaptica cornacchia che non è stata capace di volare ed ha continuato a zampottare nel giardino per alcuni anni (un po' più di "alcuni" va)...

That's all folks, con le liste ci vediamo la settimana prossima, fino ad allora, continueranno i deliri nati sulle sponde di questo grande e tetro fiume che è la vita.

...enjoy...

venerdì 12 settembre 2014

Polpette di melanzane al forno: un titolo che vi dice quanto mi piace rotolare.

Patalice, probabilmente in preda ai fumi dell'alcool, mi ha nominato (ma io non voglio uscire dalla casa, anche perché è l'1 di notte e fa freddo) per assegnarmi un premio che non credo di meritare affatto. Non per "falsa modestia" (o vera che sia) bensì perché un premio denominato "Very inspiring blogger" andrebbe assegnato a chi ispiri davvero qualcosa e, come io stesso ho detto, il mio blog non ispira neppure me stesso, il più delle volte.

Ma tant'è, siamo qui, a fare il discorso come Miss Italia che ha come desiderio nel cuore la pace nel mondo.



Passo quindi, come tutti gli altri vincitori e vincitrici, ad elencare le regole di questo gioco (o catena di Andromeda/Sant'Antonio, che dir si voglia).


1. Ringraziare colei/colui che mi ha nominato:
Quindi Grazie Patalice, anche se è un premio immeritato.
2. Elencare le regole e visualizzare il premio: Regola formalmente inutile, dal momento che è quanto sto facendo.
3. Condividere 7 fatti su di te (lo faccio in più in basso)
4. Nominare altri 15 blog e lasciare un commento per fargli sapere che sono stati nominati
(so neanche se seguo altri 15 blog...)

5. Mostrare il logo del premio sul tuo blog e seguire il/la blogger che ti ha nominato:
 Direi che per entrambe le cose non corro pericoli di dimenticarmene.

Ora... 7 fatti su di me... A trovarne 7 fatti su di me che non siano già presenti su questo blog: scrivo praticamente solo di me stesso... Ok ok: ci provo, non mi picchiare...

1) Sebbene sembri che io trascorra millenni in questa stanza buia ed imbottita (Franco si è dimenticato di me) in realtà ho un lavoro: faccio il cameriere/banconiere/bubez(termine tecnico) in un bar-gelateria.

2) Sebbene io passi gra parte della mia vita davanti ad uno schermo, non capisco un mezzo accidenti della scatola nera che mi fa aria sulle gambe (se non che in inverno è una piacevole stufetta)

3) Ho una relazione a distanza con una blogger che si definisce "sana di mente quanto me" (e questo la dice lunga)

4) Amo il cosplay in sé come pratica ma non ho mai avuto il tempo per applicarmici, ahimé, quindi le poche volte che mi capita, creo dei costumi molto approssimativi (e ciò mi provoca vergogna, se accostato a chi lo fa in modo serio)

5) Ho imparato prima ad usare DOS che a leggere e scrivere (so che sembra insensato, ma imparavo a memoria quali tasti premere, pur non ricordandone il significato).

5) Da bambino ho recitato in "Medea" con il teatro Piccolo di Milano. Non avevo alcuna battuta, perché ero solo un bambino ma ricordavo a memoria la parte di chi stava sul palco con me. (ormai è tutto dimenticato, ovviamente)

6)  Amo mangiare. Tanto. (ma essendo in perenne movimento fra lavoro e bicicletta, tendo a non ingrassare :-P ) 

7) Credo in ciò che non vedo e mi affido quasi unicamente alle sensazioni per prendere le decisioni. A volte faccio le scelte sbagliate, altre faccio le scelte giuste. Nessuno è perfetto ed io sono più imperfetto di molti altri.

Fatto lo sforzo di trovare 7 fatti su di me (che in realtà non importano a nessuno) ho voluto metterne uno in più per vedere chi se ne accorgesse (ci sono due punti 5). 
Fatto ciò posso iniziare a taggare le nomiation all'Oscar (Lady Oscar) come blogger ispiranti (ed espiranti). 
Non ne taggherò 15, perché alcuni di quelli che taggherei sono già stati taggati e non mi sembra utile taggarli nuovamente (li nominerò a fondo pagina, tanto perché sappiano che li seguo e mi piacciono i loro blog.)

1) Moz o'clock, che è in perenne attività ed è sempre interessante da leggere.
2) Regina Falangi, il cui blog seguo da quando è nato e l'ho visto crescere.
3) Nella Crosiglia, sul cui blog trovo sempre nuovi spunti per accrescere la mia (scarsa) cultura musicale.
4) Lungidame, sove trovo scene di vita vissuta ed è sempre un piacere leggere fra le righe delle vite altrui.
5) Funny Angela, che fa sempre dei disegni carini da accompagnare ai propri post.
6) Io e Alice, che non aggiorna da millenni ed è scoparisciuta
7) Eva, nel cui blog trovo sempre qualche post..interessante.
8) il Bradipo, che non ho mai commentato ma che tengo sempre d'occhio per trovare qualche nuovo film da guardare.
9) Squilibrato, perché leggerti è sempre impegnativo e piacevole al tempo stesso.
10) Persefone, dove si trova di tutto un po'...
11) Phibiiii, che ha un modo di scrivere tutto suo e mi ricorda tanto la sorellina minore di Morfeo, degli Eterni, piena di colori che cambiano a piacimento e prendono forme strane. (non so quante I ci andassero, io ne ho messe un po' a buffo)
12) Ludo, che era sparita per le vacanze e credo abbia fatto ritorno.

Seguono altre persone che seguo anche se so esser già state nominate (e ci mancherebbe altro che non siano state nominate, perbacco).

13) Euridice, sempre incisiva, sempre profonda, lasci sempre un po' di te nel lettore che passi a trovarti.
14) La Folle, un po' perché è Folle, un po' perché nei suoi viaggi ti perdi e vorresti non arrivare a fine post, per non dover tornare.
15)  Mariella, che ho seguito solo da un paio di post ma direi che continuare è la scelta più giusta.


Credo di aver fatto tutto.. ah no, devo anche mettere i link sui nomi... Aspetta eh, che qua si parla di tecnologia moderna ed io so a malapena ordinare una pizza con il cellulare. 

Ecco fatto, ora c'è tutto, vero? Spe' che ricontrollo.... .... ... .... .... Ah, magari metto un titolo a questo post, che dite?
Sì, ma che titolo ci mettiamo? 

Accetterei suggerimenti se non dovessi scriverlo prima di pubblicarlo (potrei anche fare l'opposto, in effetti, ma sarebbe disordinato).

Dai, dato che oggi ho cucinato polpette di melanzane, intitolerò così questo post e sarà divertente notare che tutti arriverete alla fine del post e solo ora il titolo avrà un senso...

...enjoy folks...


mercoledì 10 settembre 2014

Attimo di vuoto...

Oggi (ieri) avrei voluto aggiornare questi spazi ma non trovavo nulla da scrivere. Nessuna emozione degna di nota, nessun evento particolare, nessun dialogo interiore con mio fratello.
Sembrava il nulla.
Poi, mentre ero a lavoro, mi sono accorto di quanto tener la radio accesa sia un perenne motore di randomicità (qualcuno lo chiamerebbe "motore ad improbabilità infinita") legato solo alla stazione scelta. Nel caso di alcune stazioni prese da internet, le possibilità sono pressoché infinite.
Dal nulla che si interpone con prepotenza fra una canzone e l'altra, delle voci decise hanno lacerato il silenzio ripetendo a tempo le stesse due parole:

OUGA CHAKA OUGA OUGA OUGA CHAKA...

Il volume delle loro voci si abbassa ed un celebre David Hasselhoff inizia a cantare.
Erano mesi che non ascoltavo quella canzone e mi mancava anche se non me ne rendevo conto. Me la sono goduta per ogni secondo, fra un cliente e l'altro, senza ascoltare davvero le loro parole, senza badare alle mie colelghe, troppo giovani e di animo troppo differente dal mio per poter conoscere (o apprezzare) questa canzone (senza nemmeno sapere chi fosse il sovracitato David).

"I can't stop this feeling deep inside of me.."

Ripenso ad un "vecchio" me (o, per meglio dire, un me di tanti anni fa, quindi un "giovane" me, paradossalmente entrambe gli aggettivi suonano appropriati) che non era in grado di provare emozioni o che, in ogni caso, faceva di tutto per bloccarle.

Certo, non si possono bloccare davvero le emozioni: ci sono non si possono comandare. All'epoca, però, la razionalità, la ragione, il "buonsenso" erano più forti. Erano dominanti nella mia vita. Gli "altri" si lasciavano dominare dalle passioni, dalle emozioni mentre io venivo guidato solo dai pensieri e lasciavo sfogare le mie passioni solo tramite i libri che leggevo: era quello il luogo adatto per loro.
Le volte in cui sentivo una qualche forma di emozione, provavo una sorta di fastidio, come se fosse stata "negativa" per la mia salute.
Ricordo che è stata dura quando ho "dovuto" liberarmi dei muri che mi tenevano chiuso in me stesso e mi proteggevano dal mondo.
Un percorso fatto di urla (non mie: io ero nel mio muro) forti come una palla da demolizione che si abbatte contro un palazzo ( I came in like a wrecking ball) per portare a nudo gli arredi scelti dalle famiglie. 
Ci son voluti anni e sforzi (inizialmente solo esterni, poi col passare del tempo, anche interni) e, wow...un mondo nuovo. 
Se ci ripenso ora, fu come vedere, sentire, toccare tutto con un corpo nuovo.
La testa stessa iniziò aragionare in modo differente. Non migliore o peggiore, semplicemente differente
A volte mi capitano periodi in cui tutte le emozioni scompaiono e mi sento come uno zombie che cammina senza una destinazione: cammian per non cadere a terra, come per inerzia. In quei giorni mi sembra di essere come morto dentro, come se i muri fossero tornati e tutto il mondo fosse sparito. 

Oggi come oggi, le emozioni fanno parte integrante del mio modo di vivere il mondo (positive e negative) e non mi sento più di dire "I can't stop this feeling".
Piuttosto, dirò "I don't want stop this feeling..."


Quando una vecchia canzone finisce, sono sempre un po' nostalgico e finisco per pensare al tempo andato ed a vecchi pensieri che avevo abbandonato.

Non so se davvero mi sia riuscito di dire qualcosa in questo post o se si sia trattato solo di una serie inconcludente di frasi che si siano susseguite l'una dopo le due e, se non mi muovo, anche dopo le 3 del mattino, ma tant'è, il foglio è pieno...

Saluti a tutti e non smettete mai di guardare le stelle. Ce n'è sempre una che ricambi il vostro sguardo.

domenica 7 settembre 2014

Dicono sia un buon momento...

The Life In A Year


Sette Settembre.
Con una stagione estiva che è finita senza essere mai cominciata davvero, provo ad iniziare una "Listography" tanto per passare il tempo.

Il primo post di questa serie sembra dedicato ai "first".

• First car: Mai avuta una macchina in reatlà. Anni fa ho sfruttato l'estate per andare da casa a scuola guida e da scuola guida a lavoro. Ho ottenuto la patente di guida ma avendo fatto sempre lo stesso tragitto in bicicletta, a quel punto mi son detto "che me ne faccio di una macchina? Ho la bici". Da allora ho avuto "un paio" di bimbe con le ruote. La prima con cui son andato su strada era una bimba pesantissima rossa, MTB cui avevo dato nome Jagoda (perché rossa come una fragola).
• First kiss: Non credo ai primi baci versione film in cui QUEL bacio è speciale e fantastico. Nella vita vera, il primo bacio lo diamo che siamo degli imbranati che non sanno davvero cosa devono fare e lo imparano lungo la strada. Anyway, il mio primo bacio è stato, come prevedibile, con la mia prima morosa, attorno al lontano 2004.
• First drug: La prima droga penso di averla scoperta in tenera età, prima di imparare a scrivere e non mi sono mai stancato di farne uso: si chiama PC (so che il mac per tanti versi funziona meglio ma il pc mi piace lo stesso).
• First religion: Discorso interessante, più che altro perché non lo so. Certo mi hanno battezzato ma il tutto è finito lì. Penso di esser diventato agnostico molto presto (per poi passare all'eresia, perché è più divertente, ma questa è un'altra storia).
• First best friend: Roby (o Roberto). Andavamo a scuola assieme (ovviamente). Alle elementari. Certo avevo amici anche nella "scuola materna" ma non ho mai conservato il ricordo preciso di "un amico" quindi penso che il primo best friend sia stato lui, a conti fatti.
• First telephone:E' stato un Erikson. Andavo in terza media. Non lo usavo mai perché non ne vedevo l'utilità all'epoca. Chiamavo i miei quando serviva ed il tutto finiva lì. Mi mancano i cellulari enormi con l'antenna... Oggi li definiremmo "pittoreschi", credo.
• First book: Certamente Sandokan, la tigre della Malesia. Lo so che mi avevano assegnato il Piccolo Principe, ma quand'ero bambino non mi piaceva. Mi risultava pesante (alle medie l'ho ripreso per curiosità ed in 2 ore era finito) mentre Sandokan scorreva come un fiume senz'argini a bloccarlo. Ricordo che le maestre non fecero troppe storie: a loro bastava che avessi letto qualcosa durante l'estate.

Terminata questa prima prova di lieste... vediamo se riesco a mantenere una certa Costanza (sì: mi chiede gli alimenti).

giovedì 4 settembre 2014

Dimenticavo...le risposte...

Giorni fa ho fatto un test e non ho più dato le risposte... Magari volevate saperle...

1) Purtroppo falsa. Amo la vodka fra gli alcolici ma gli zar non sono fra i nostri avi, ahimé...
2) Tecnicamente vera (sebbene non sappia realmente chi dei 2 sia reale e chi sia immaginato dall'altro e dal mondo)
3) Assolutamente vera: sole, vento, pioggia, neve: sempre sulla mia bicicletta.
4) Strano a dirsi, vera: la birra non mi piace davvero come sapore...
5) Se fossi davvero vergine, gli astrologi si suiciderebbero. No: sono scorpione.
6) Verde come i kiwi, verde come le tartarughe: sì, amo il verde. Vorrei vestirmi di verde più spesso.
7) Leggo qualsiasi cosa. Qualsiasi genere. Sono sempre aperto a provare qualcosa di nuovo.
8) Io ODIO fare puzzle. Ho sempre odiato mettermi l a cercare i colori e dividere le schede. Ne sto facendo uno, è vero ed è vero chje sto trovando affascinante il formarsi del disegno dal nulla ma resta il fatto che odio farli. (no: non so perché io abbia iniziato...)
9) Assolutamente vera in tutto e per tutto.
10) Grazie agli dei, per ora, non sono pelato ma amo le parrucche in ogni caso e posseggo effettivamente le 3 nominate nel test.

Per quanto riguarda mio fratello...

1) Se non parlassi con mio fratello, sarei davvero impazzito. Il fatto che io e lui parliamo pur esistendo solo uno dei due, in effetti già non è un buon segno (quindi vera)
2) Falso. Questo blog è nato per me, perché volevo metterci le mie riflessioni sul mondo. Poi mio fratello è apparso come consulente e come seconda voce.
3) Falso, ovviamente.
4) Mio fratello non mi ascolta perché non ha niente da fare. Avrebbe milioni di cose da fare ma mi sta vicino perché mi vuole bene.
5) Per tutte le ragioni elencate fino ad ora, direi drammaticamente vera: anzi, avvenuta in tutto e per tutto.
6) Mio fratello è uno stronzo cinico che ti sputa in faccia la verità anche quando fa male. Questo rende falsa l'affermazione.
7) Assolutamente vera (e vale per entrambi)
8) Ahimé, vera. Il mio essere orso m iporta spesso a preferire l'isolamento delle tenebre alle spiagge affollate.
9) Direi falsa (se è successo non lo ricordo e penso che me ne ricorderei)
10) Vera: ho una vasta collezione di cappelli in casa ^__^

La risposta sul mio animale domestico è una tartaruga (d'acqua) il cui nome è Tama-chan. (Ginevra la odia perché la pompetta dell'acqua fa un casino della madonna di notte e lei non riesce a dormire)

A tutti una buona giornata (ora sento qualcuno bussare alla finestra ed è megli oche io vada ad aprire)

martedì 2 settembre 2014

Riflessioni casuali

Il blog è come un diario, con la differenza che, a lcontrario del diario cartaceo, questo è pubblico.
E paradossalmente, resta privatu, nella sua pubblicità.
Chiunque può leggerlo ed allo stesso tempo nessuno sa davvero chi lo scriva.
Trovo che sia una cosa simpatica ed interessante (ovviamente, posto che ci sia qualcuno a commentare e leggere, sennò è come un diario cartaceo).

Nel mio elenco di blog che seguo ci sono 42 voci (numero meraviglioso).

Sapete, di questi 42, quanti blog sono realmente vivi?
Forse una decina.

Già uno o due annetti fa ho scremato il numero di blog che seguivo, in virtù di quelli che sembravano scomparsi dai tempi che furono ed a quel tempo ho annesso un post sul fatto che mi rendesse triste veder così tanti diari abbandonati. Aperti su una pagina che non verrà mai aggiornata.

Che ne è stato delle vostre vite, dei vostri pensieri, dei vostri sogni...?

Forse sono solo sciocchezze ma mi rattrista, perché in fondo è come se avessi perso una sorta di amico che mi raccontava ciò che voleva io leggessi.
Dico "io" ma in effetti intendo "tutti noi".

Poi un giorno apri quel blog per sicurezza (metti caso che abbia aggiornato e "Blogger" si sia scordato di avvisare) e vedi l'ultimo post esattamente come lo ricordavi, con un velo di polvere che ricopre la data.

Questo cos'è?

Un messaggio a tutti?

Non ne sono certo.. forse voglio dire che se volete scomparire, avvisatemi, così non mi preoccupo o forse voglio dire che se scompaio io ripescatemi, perché potrei essermi dimenticato di me stesso.

O forse ancora è un messaggio (un grido) a tutti quelli che hanno bloccato le loro tastiere e voglio dir loro che mi manca legger i loro pensieri e le loro emozioni...

Un saluto a tutti. Per ora io non me ne vado...