mercoledì 26 giugno 2013

Temporale...

Non pensavo il tempo si sarebbe guastato... Sembrava essere una giornata di sole... eppure le nubi si sono addensate.. il cielo si è fatto plumbeo... Il sole è scomparso...

Così il tempo rispecchia il mio umore degli ultimi 2 anni... Nubi sopo un sole caldo ed avvolgente...

E vedo queste nubi terribili e cariche di pioggia scaricarsi addosso ed attorno a me, per permettermi di non piangere da solo...

Finché la pioggia è divenuta temporale...


Un lampo...un fulmine mi è sceso di fronte con fattezza che conosco bene.. che conoscevo bene e che non hanno subito il corso del tempo, neppure dopo 3 lustri...

Un fulmine biondo dagli occhi turchini...

La prima volta che la vidi, pensai fosse un angelo... Sparì dalla mia vista, fino ad oggi, in cui ha fatto la sua fugace comparsa, così come un fulmine che attraversa il cielo e lo illumina con la sua luce innaturale...

E poi il tuono, dentro di me.. quel tuono che non ricordavo più...

Così è apparsa e così scomparirà di nuovo per chissà quanto tempo... così come non so quanto tempo continuerò a scrutare il cielo, alla ricerca di un nuovo fulmine da ammirare...


...


Dopo 20 anni, mi è sembrato di rivivere un lontano giorno ormai dimenticato ed un sogno ormai disilluso...


...grazie, ovunque tu sia...


Ora possono tornare le tenebre...

mercoledì 19 giugno 2013

Affondo o affondo?

Sembra non esserci scelta a volte.
Sembra che la vita ti offra 2 strade possibili che portano ad un unico risultato...
Eppure non sempre è così: bisogna saper leggere fra le righe, interpretare, scoprire che lo stesso risultato puà avere due differenti significati...

Tutto sta nella transitività del termine...

Affondo... ma come? o cosa..?

Già, perché non è detto che sia io ad affondare...

Io affondo.

Detto così, significa che sono io ad andare a fondo... sono io a non riuscire a stare a galla...sono io che, con l'acqua alla gola, rinuncio e mi lascio avvolgere dal tiepido abbraccio della marea...ed affondo in un mare di lacrime e plancton...

Da tempo, ormai, io sento di star implodendo... Sento la vita che mi risucchia dall'interno, lasciandomi più che vuoto: sottovuoto. Nulla resta in me, ad eccezione del pensiero, che mi permette di ricordare e capire come io stia...

E devo affondare...

Però, se affondassi un coltello nelle carni, non sarebbe sempre affondare, in un certo qual modo?
Affondare per aprire un varco, attraverso il quale tutto me stesso possa liberarsi del sangue sporco che mi abita...lasciar entrare l'aria e ricreare uno spazio da riempire con qualcosa...

Sempre che io voglia ancora trovare qualcosa che mi riempia...Una vita vuota, tutto sommato, è meglio di una vita piena d'acido o veleno, che ti consumano le carni ed i tessuti dall'interno, mentre non puoi far altro che aspettare di affondare nuovamente, oppure puoi cercare un nuovo palliativo, che dia il sollievo necessario, almeno per un po'...

                                                                                 ...almeno per un po'...

venerdì 14 giugno 2013

I sogni son desideri...

"Fai sempre questo genere di sogni?"
"Solo quando dormo: da sveglio vivo gli incubi peggiori"