lunedì 17 settembre 2012

Se usi solo toni scuri, il tuo quandro non potrà essere luminoso...

C'è qualcosa di strano in te, non trovi? Quello sguardo denota desiderio.. sai cosa desideri?
Sì che lo sai...
Vorresti che capisse o che sapesse... Vorresti che sapesse che non hai giocato con lei, che non l'hai usata, che non è stato solo un "piacevole passatempo" nell'attesa di trovare di meglio.
Le cose son andate così come dovevano andare.
Potevano andare diversamente?
Ovviamente no, date le circostanze: "sarebbero" potute andare diversamente se voi foste stati differenti... se TU fossi stato differente da come sei.
Ma tu sei così come sei, così come il mondo circostante di ha cresciuto, così come ti sei adattato al mondo che cambiava attorno a te.
Tutto ciò che sei, ti ha portato a questo ed è inutile sperare diversamente. Anche questo ti ha cambiato, lo sai? Certo che lo sai: lo hai notato. Solo uno sciocco non lo avrebbe notato.
Ora, almeno, lo sai. Conosci meglio te stesso e sebbene ciò ti faccia sentire solo al mondo, sai che c'è quell'altra persona che è come te. Che era come te già molto tempo prima e che solo ora riesci a comprendere realmente.

Alcuni tuoi atti son stati davvero deprorevoli, per altri hai soltanto avuto sfortuna nolle tempistiche. Eppure, fra tutti coloro cui ne hai parlato, chi ti biasima? Chi ha avuto le palle di dirti "stronzo, hai sbagliato"?
Solo la diretta interessata, mi pare, no?

Ci pensi e ci ripensi... e sai che avresti compiuto la stessa scelta un milione di volte e che l'altra via era ormai chiusa. Non potevi più percorrerla senza incorrere in crolli disastrosi.
Ti dici che se tu fossi stato diverso, avresti potuto rendere sicura l'altra via e proseguire, ma sai bene che non è così, poiché se tu fossi stato dverso da ciò che sei, forse proprio QUELLA sarebbe stata la via più sicura.

Ma non ti fai una ragione di come si son svolti gli eventi...

"...sei strega ed inquisitore, in un unico corpo..."

Ti torturi e gridi per le torture subite, come se fossi io ad infliggerle, ma sei tu, fratello mio, sei tu che rigiri il ferro rovente nella tua stessa carne e torci il tuo stomaco in nodi gordiani, nell'attesa...

Devi aspettare... anzi... NO.

Non aspettare...

Hai lanciato un macigno in uno stagno... Ora l'acqua è sporca e le onde sono alte. Ci vorrà un po', prima che ogni cosa trovi un nuovo equilibrio. Quello è l'evento che aspetti, ma non devi aspettarlo.

Vivi la tua vita c ome se passeggiassi nello stagno accanto e non vivere dell'aspettativa dell'altro stagno. Prima o poi l'acqua tornerà limpida ma ciò non deve essere l'apice della tua vita: deve soltanto essere una buona nota positiva in quella che sarà già una vita vissuta pienamente nella sua interezza.

In fondo, sai bene quanto me, che la vita può essere meravigliosa anche senza che ogni cosa risulti perfetta...

Vivi ciò che ti circonda... Ridi con chi ti ama... Godi delle piccole cose... Così com'eri prima, ricordi?

Ricordi qual'era il nostro motto?

"Mangia a sazietà!
Gioca e divertiti
in ogni istante!
Dormi quanto più ti piace!
Piangi! Arrabbiati! Ridi!
Vivi! Vivi!
VIVI!"

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