lunedì 4 luglio 2016

Le ferie sono finite.

Un gioco è bello finché dura poco, dicono.
Così anche le vacanze, dicono.
Beh, mentono.
Le ferie sono finite e, nel momento stesso in cui sono uscito dallo spogliatoio con la divisa addosso, è stato come se non me ne fossi mai andato.
Bello, no?
No, ve lo dico io.
C'è di buono che i turni sembrano piuttosto agevoli. Il mare continuerà a sopportare la mia presenza o mi inghiottirà senza preavviso, chi lo sa.
A questo proposito, ieri mi sono steso sulla sanpietrinosa spiaggia e non contento mi sono poi trasferito a galleggiare poco più in basso.
Facendo il morto placido e sereno, lo sguardo in alto ha incociato quello di un ragazzo che stava scendendo di fronte a Monte Grisa, alcune miglia più su.
Mi aveva visto?
Improbabile, in realtà, ma ho trovato così singolare questa fantasiosa unione di sguardi dal punto più basso, a livello del mare, ad un punto così in alto, leggero nel cielo.

A sapere chi fosse, lo ringrazierei per quell'istante di poesia fra due mondi, dove la terra non era contemplata.

10 commenti:

  1. Il mare mi manca. Fortunato a lavorarci vicino...

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  2. A volte mi chiedo se certi sguardi, quelli che accadono per "caso", non abbiamo un mondo dentro o siano soltanto il riflesso di quello che vogliamo vedere. Forse entrambi. E comunque i sampietrini lasciamoli a Roma, non bestemmiare :-p

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    1. Dicesi "sanpietrino" quei cubetti di "roccia" con cui fanno le strade (e che sotto il sole scottano che altro che bestemmie). ;-P

      Il mondo stesso è semplicemente ciò che vogliamo vedere...

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  3. mamma mia, bello davvero quel "l'istante di poesia fra due mondi, dove la terra non era contemplata": la trovo una frase semplicemente splendida, perché c'è il mondo intero dentro, assieme all'istante di una coincidenza e a molto altro.

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