venerdì 7 novembre 2014

Tu non rispondi perché è come se non ci fossi, sotto quel falso corpo di carne e sangue.

Una volta, credo di aver detto che questi miei post erano frutto della prima frase.
Una frase mi aleggiava nella testa, la scrivevo e poi tutto il resto seguiva, come i topi inseguono il suono del flauto.

Beh, oggi non è così.

Oggi avevo voglia di scrivere, perché sento di star trascurando questi spazi virtuali alla stessa maniera in cui sto trascurando quelli materiali.
Capita, a volte o spesso, che io mi annulli.

Mio fratello, a tale proposito, mi parlò della vita delle stelle... Di come brillino, riscaldino, crescano, fino a raggiungere un punto tale che esplodono o muoiono.

Mi disse che ero una strana stella.

Passa la mia vita a risplendere fino ad un punto in cui esplodo di una luce che gli occhi non possono sopportare oppure arrivo a smettere di brillare del tutto, fino a diventare un buco nero che inizia a risucchiare tutta quella luce espulsa fuori fino a poco prima, partendo da me stesso.

Secondo lui sono una strana stella, perché dopo esser esploso o dopo essermi annullato, riprendo a brillare alla stessa maniera di prima.

Però tu lo sai, fratello mio, a cosa porta degenerare così di volta in volta? Porta a non poter tenere nessuno accanto a sé perché quando torni a brillare il paesaggio potrebbe essere diverso e chi c'era prima non è detto ci sarà ancora.

La tua è sempre stata una vita di solitudine, fratello mio, fin dagli albori del mondo, ma perché vuoi per me lo stesso destino? Perché vuoi essere solo con me in questo mondo che non può comprendere o accetare come funzioni questo cuore malato ed irregolare?

Sai fratello mio, domenica è il mio compleanno, te lo ricordi? Ma certo, come potresti dimenticartene.
So che non mi hai preso niente ancora. Tu aspetti sempre l'ultimo minuto.
Allora senti, vuoi farmi un regalo?

...fammi smettere di brillare e lascia che io sia solo un sasso nell'universo, senza vita né scopo, se non vagare attratto dall'atmosfera dei pianeti più grandi e senza la forza o la volontà di contrastarné la gravità. Lascia che io entri nell'atmosfera di questo o di quel pianeta e che mi sfracelli al suolo senza frenare.

Lascia che io smetta di esistere e che il mondo si dimentichi di me, fratello mio...

...lascia che il mondo mi perda.

Fai un regalo a me...
Fai un regalo al mondo...

13 commenti:

  1. Anche i sassi brillano. Sfracellati al suolo forse un po' meno, ma c'è sempre la possibilità di frantumarsi nel passaggio dell'atmosfera, divenire candido sassolino da spiaggia rovente, essere raccolto da amorevole i mani e depositato su una mensola come arredo minimalista

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  2. Ogni fine ha sempre un nuovo inizio, con nuovi compagni d'avventura: non tutti possono sopravvivere all'esplosione di una supernova.

    Moz-

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  3. Non dovresti sfracellarti solo perchè molti non capiscono questa strana stella che sei. Sei una stella, l'hai detto tu stesso. Devi continuare a brillare, non sfracellarti come un sassetto. E' la tua natura.

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  4. Sarà che sono una pippa, ma mi son commossa.

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  5. Ricominciare di volta e in volta porterà a un'esplosione diversa dopo...
    Ma come dice Moz, sempre nuovi compagni di avventura.
    E credo sia bellissimo.

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  6. Tutti sono delle strane stelle, la differenza è che ad avvedersene non ci riescono tutti.
    E che si esplode in modo diverso.
    Un fratello non lascerà mai che l'altro si sfracelli al suolo o che si perda nell'immensità dell'Universo solo per autodistruzione.

    Ma dimmi...il post è frutto di una recente esplosione che ha sballottato chi avevi intorno?

    Ps. se il tuo compleanno è il 9, mi precedi di un giorno ^.^

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