martedì 5 agosto 2014

Ricordi che passano...come un treno che non ritorna.

https://www.youtube.com/watch?v=R7BLrVTouG8

Mi sono imbattuto in questo link.
Si tratta di un musical organizzato per commemorare i successi ed il genio di Mel Brooks, uno fra i registi più dotati che Holliwood abbia mai ospitato, a mio dire.
Non ha nulla da invidiare a qualsiasi altro regista che abbia diretto dei film sui set adiacenti al suo.

Irrispettoso verso chiunque, il suo umorismo ha colpito tutte le categorie possibili: neri, ebrei, italiani, uomini d'affari, monarchi, produttori, registi... Ha fatto su pellicola, ciò che Leo Ortolani avrebbe fatto su carta solo molti anni più tardi: prendere dei grandi successi e smontarli in virtù dell'arte oratoria.

In alcune scene, vedremo il maestro mimare con la bocca le canzoni, come un ricordo spontaneo che lo obbliga a ripetere le parole di ciò che ha creato anni prima.

Io l'ho trovato toccante e penso che lui stesso fosse commosso nel vedere altri che gli rendevano omaggio, nel vedere il suo lavoro che veniva apprezzato, ricordato.
Lui ha visto che il proprio lavoro ha lasciato un segno nella storia, nella memoria e nel cuore di molti.

Credo che, per un artista, questa sia la ricompensa più grande cui si possa aspirare.

Regista, sceneggiatore, attore, compositore, produttore cinematografico, teatrale e televisivo.

Nella miamemoria rimarrà sempre l'artista completo al quale devo molto in termini di tempo speso bene, riso spensierato e sviluppo, in un certo qual modo.
Perché sviluppo?
Merita spendere 2 parole sull'umorismo in questione.

Non è un umorismo totalmente insensato, quello di Brooks, al contrario è "strettamente" sensato: va percepito, assimiliato e compreso. Lui ha giocato con i doppi significati delle parole e ne ha fatto strumento efficace (esempio classico e calzante: "Operation Jam" classica terminologia di offuscamento dei radar, che per lui si risolve in un enorme barattolo di marmellata lanciato contro il radar).
Grazie alle sue battute ho imparato a riflettere (inizialmente più lentamente, poi via via in modo più automatico) sulle parole, sul modo in cui si incastrano fra loro e su come una parola possa cambiare l'intero senso di una frase o possa ricondurre a qualcosa di totalmente differente.

Molte persone (o, almeno, quelle che cercano di parlare con me in modo serio....illusi...) a tratti mi ripetono la stessa frase "Con te bisogna scegliere con attenzione ogni parola" ed è vero, perché tendo a ribaltarne il significato, in virtù delle singole parole e del loro valore.

Io ringrazio la sua filmografia, perché mi ha insegnato questo. Ovviamente non "solo" questo, ma direi che è quanto di più prezioso mi sia passato da quelle pellicole.

I nuovi autori comici (quelli veri, non quelli dei cinepanettoni o dei millemia scarymovie+varianti sul tema) a me non piacciono più di tanto, perché mi portano solo nostalgia di quei vecchi film che mi hanno accomapgnato durante la crescita e che difficilmente potranno venir eguagliati.

4 commenti:

  1. Adoro Mel Brooks! Non so quante volte avrò visto Frankenstein Junior!!

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  2. Grande regista in tutti i sensi..
    Frankenstein Jr, resta una chicca per tute le stagioni, ma dovremmo aggiungerne molti altri.
    Perfetta anche la scelta della moglie la grande attrice Anne Bancroft, meravigliosa donna ed interprete...
    Un abbraccio forte!

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  3. A me piace proprio per il suo modo di giocare con le strutture.
    La comicità diversa dal solito, infatti, l'apprezzo sempre più che Colorado e Zelig.

    Moz-

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  4. Sono un inguaribile nostalgico anch'io, ma ogni tanto mi faccio rapire da presunti nuovi fenomeni. ora è la volta di Edoardo Leo. Buttategli un'occhiata..

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