martedì 28 marzo 2017

Caos, sempre caos

E' un po' che voglio scrivere qualcosa ma gli argomenti si sormontano giorno dopo giorno.
Avrei voluto parlarvi dei miei continui sogni astratti, meravigliosi e terribili.
Avrei voluto parlarvi del traguardo raggiunto aggiungendo il cognome della madre, dopo quello del padre e della conseguente trafila di documenti che ne sono seguiti.
Magari avrei potuto scrivere di come mi sono (forse) rotto una mano sabato sera (ma devo ancora controllare se sia davvero rotta o meno).
Certamente avrei potuto raccontarvi il mio settimo fallimento.
Invece sono qui a dirvi che ho la testa troppo in confusione per dirvi davvero qualcosa, se non quello che avrei voluto dire nelle ultime settimane...

Scusate la mia scostanza (che poi è la sola cosa in cui sono costante) ma ogni giorno è un giorno nuovo ed ogni giorno perdo un pezzo di me, in un modo o nell'altro.

10 commenti:

  1. Ma forse, se scrivi, proprio così NON perdi i pezzi di te, no?^^

    Moz-

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    1. A volte sembra più facile lasciare che i pezzi si stachino uno alla volta, piuttosto che cercare di rattoppare gli abiti vecchi.

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  2. Perdiamo sempre pezzi. L'importante è tenerci insieme come possiamo. E non ci disgregheremo mai davvero :)

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    1. Il segreto è capire cosa si voglia davvero tenere ed a cosa si possa rinunciare.

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  3. È un bel gesto quello del cognome. Alla fine noi apparteniamo sia alla madre che al padre, e ognuna delle due famiglie ci dona qualcosa... per la mano consiglierei una radiografia ;-)
    Ogni volta puoi perdere pezzi o ritrovarti, o entrambe le cose magari...

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    1. Nonn e mamma ci tenevano, mi pareva il minimo.
      I raggi li faccio giovedì mattina al pronto soccorso (epopea epica).

      Ogni volta che perdo pezzi mi rendo conto che erano solo pezzi che mi ero messo addosso, mentre ora sono nuovamente nudo ed in balia di me stesso.
      Penso che pochi sappiano cosa questo significhi.

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  4. A me hai fatto venire una gran voglia di sentire/leggere questi sogni astratti: mi è venuta in mente subito l'immagine di un caleidoscopio!

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    1. Alcuni sogni sono troppo astratti per essere scritti o letti. L'unico modo è viverli.

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  5. La perdita non per forza è negativa, la vita è un viaggio e si ha bisogno di leggerezza e novità, il vuoto che ci facciamo è solo spazio per altre cose belle, brutte o confusionarie che siano!

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    1. Sto razionalizzando gli eventi. Piano piano.
      Purtroppo non è semplice, quando si può contare solo su se stessi

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