sabato 20 febbraio 2010

Giornata di ricordi...

Nuovi mezzi, nuove esperienze, nuovi modi di pensare alle stesse cose...

Eppure in questa bolla tutto è tornato indietro di 6 anni e come se nulla fosse accaduto in questo aro di tempo, ogni cosa è stata come allora...

Il tempo è stato clemente con me... Alcune cose non cambiano mai...

venerdì 19 febbraio 2010

Non esattamente vivo...

Non esattamente morto...

Cammino fra i 2 mondi, sulla linea del crepuscolo, dialogando ora con l'una, ora con l'altra parte.
Cammino, corro sulla linea, salto agevolmente da un lato all'altro...



Di tanto in tanto vedo i sentieri incrociarsi e poi tornare a prendere direzioni opposte ed indipendenti, come un'iperbole, che tocca l'ordinata per un istante soltanto e poi torna a farsi gli affari propri, con la chiara intenzione di non tornare mai nelle condizioni di ritrovare lo stesso incontro...



Sono triste e felice, in base alle occasioni ed in base alle persone che mi circondano. Sembra che io stia tornando ad essere lo specchio di un tempo ed a riflettere agli altri il me stesso che altro non è se non la proiezione di ciò che gli altri vorrebbero vedere...



Una maschera come volto, ma non è ciò che voglio: tornare allo status quo originario non è ciò che voglio ed ora ne ricordo la ragione...
Esiste solo una persona che voglio essere, in quanto Apprendista: me stesso.



Perché io sono soltanto il guardiano del ponte traballante, che consente di attraversare il grande fiume ed ad esso sono assegnato, poiché solo in pochi passano da questa parte, temendo giustamente che esso possa cedere (sciocchezze: questo ponte regge da mill'anni).
Solo chi non pora nulla con sé al'infuori di sé stesso può sperare di essere sufficientemente leggero da passare senza rischi.



Ne ho visti molti tentare di attraversarlo e finire sul fondo del fiume.
Non so a volte se sia peggiore questo, in quanto modo per porre fine alla propria esistenza o se siano peggiori i guardiani dell'oracolo...



Non che ci tenga particolarmente a scoprirlo: ritengo che una morte basti e sia sufficiente, ad un'anima. Rimarrò un eterno apprendista e non smetterò mai di apprendere dalla vita e dalla morte che mi circondano...

Un saluto: oggi non sono molto in me...

martedì 16 febbraio 2010

nonsense

Chiedo scusa se sono rimasto assente per tanto tempo, ma la vita esterna mi ha reclamato a gran voce e sono dovuto accorrere.

Ma ora sono di nuovo qui ed appena sono entrato, una voce mi ha chiamato...

"Voglio fare un gioco con te"



Con enfasi gli chiesi: "Briscola e Tresette?"



"Illuso: non sarà così semplice"



"Voglio giocare ad Indovina CHI"




Per oggi ho finito di dire scioccchezze... Buona serata a tutti/e...

lunedì 15 febbraio 2010

La giornata è stata migliore di quanto non osassi sperare... Inizio con il piede sbagliato, perché ovviamente laa prevedevo pessima...

Ma devo essermi sbagliato.

Vado a dormire, con un animo sereno e senza bisogno di far scivolare via alcun rifiuto.

Quelli che si sono accumulati in mattinata, sono stati sbalzati via dalla serata casalinga e da alcuni particolari di essa o esterni ad essa.

Il fatto positivo del pessimismo è che non ci resti particolarmente male, quando scopri di aver sbagliato la tua previsione iniziale...

domenica 14 febbraio 2010

La giornata di ieri è trascorsa bene, ha avuto una lieve incinazione al termine, chiaro segnale premonitore di una giornata odierna all'insegna dello schifo più assoluto.
Appena sarà finita, dovrò farmi una nuova doccia, per lavare via tutto ciò che avrò accumulato...

giovedì 11 febbraio 2010

Qualcosa non va... Ma non capisco cosa... o forse sì...

Al mio segnale...CENEREMO NELL'ADE!

Ciò che non funziona, probabilmente è l'appartenenza a due persone diverse la presente citazione...

A voi l'ardua sentenza U_U

martedì 9 febbraio 2010

Altra citazione. Questa volta è alla portata di tutti e tutte...

Guarda che splendido dì:
La primavera è già qui!

Lassù vorrei volar.

Magico è il color
dei prati in fior!

Tutto azzurro è il ciel...

lunedì 8 febbraio 2010

Sapevam di volervi comunicare qualcosa, ma il servizio è andato perso. Ci scusiamo per il disagio e, per compensare i tempo che ci avreste dedicato, vi invitiamo alla visione del presente sostituto.

Ci scusiamo per il disagio.

http://www.youtube.com/watch?v=wlriq-Riqc4

Vecchio ma eccellente. Il mio capo adora la colonna sonora di questo film.

Tempo di citazione... Ma non spero che venga colta ^__^

Voglio i tuoi vestiti, stivali e motocicletta.

domenica 7 febbraio 2010

Sono sveglio.

Certo: sono appena tornato a casa, è ovvio che io sia sveglio.
Sveglio e mediamente confuso.

La confusione mi attanagli per il passato che mi sono lasciato alle spalle: so che è stato giusto, ma soltanto gli sciocchi non hanno dubbi... Oltre a ciò, il passato mi disturba maggiormente se messo in confronto con il mio futuro o il mio presente.

Chi?
Dove?
Come?
Quando?

...ma soprattutto...

Perché?

Ogni giorno ne sono sempre più convinto, ma ciò va in contrasto diretto con ciò che la mia mente razionale pensa e ritiene.

Oggi vorrei smettere di pensare. Forse dovrei limitarmi a trascrivere "L'attico" e piantarla di rifletterci.

giovedì 4 febbraio 2010

Questo non centra nulla, ma dovevo condividere con tutti questa perla di saggezza di un mio caro amico, mentre in compagnia si disquisiva su quanto possano essere fastidiosi gli operatori di un call center, quando ci telefonano per venderci le cose più disparate.

Mi sono dunque applicato nel far notare che io stesso avevo fatto parte di quella schiera squillante di operatori maledetti, aggiungendo che la reale utilità di quel mestiere fosse la possibilità di recapitare a casa di ogni cittadino una quotidiana dose di sano SPAM.

(In SPAM We trust)

La risposta di questo mio caro amico, è stata la seguente.
"Il giocatore Across invia il seguente messaggio circolare: Secondo me il kiwi chiamava, urlava "SPAAAAAAAAAM!!!!" e poi riagganciava senza troppi complimenti. E' per questo che non lavora più li U_U"

Trattasi di una parentesi poco seria sul vostro Apprendista, ma meritava d'essere inclusa su questi spazi...

martedì 2 febbraio 2010

Così tante cose da fare e così poco tempo...

Credo sia dalle 7.55 di questa mattina che attendo questo istante: l'istante in cui posso finalmente tornare di fronte al mio adorato portatile, il mio amico prediletto (da me nomato SPAM).
Perché quest'ansia?
Paura: paura che il ricordo svanisca, assieme alle emozioni che esso ha generato.

Story mode: ON

Come ogni mattina infrasettimanale, mi sono svegliato prima dell'alba, così da potermi preparare con estrema calma, per affrontare la giornata.
Controllo la mail, mi lavo, mi vesto, faccio una rapida colazione, controllo i miei vascelli ed il mio inventario personale.
Pronto? Parto.
Ore 7.40 - Da piazza Oberdan parte l'autobus numero 44. Ormai è una settimana che prendo lo stesso autobus alla stessa ora. Ormai è una settimana che vedo ogni mattina le stesse facce scendere alle stesse fermate.
Il 44, prima di addentrarsi in alcuni borghi provinciali nell'entroterra, percorre una strada parallela alla strada costiera, la quale (come è facile immaginare) costeggia il mare. Noi stiamo sopra a questa strada. Alla nostra destra, la montagna, alla sinistra, lo strapiombo da dove degli alberi spuntano e s'innalzano alla ricerca del sole. Oltre agli alberi, il mare.

E fu a quel punto, lungo quella strada.

Ad un certo punto, guardando verso il mare, noto una finestra fra gli alberi, che mi permette di vedere direttamente il mare con i suoi colori ed il cielo ancora indeciso se cedere all'alba o se tornare a dormire.
La voltaa celeste partendo dall'alto è azzurra, poi gialla, poi ancora rosa ed infine torna azzurra, quando si scontra con il mare assopito. Poco sulla destra, il castello dello Zio Max. Ancora oltre ad esso, un'opaca striscia della terra del monfalconense appare attraverso la nebbiolina del mattino. Nelle giornate più limpide si riesce addirittura a scorgere il Monte Cavallo, sopra ad essa.
Sulla sinistra, al tempo stesso la piccola città si sveglia con il suo traffico ed i suoi lavoratori in camicia. Saluto la mia piccola città dall'alto e proseguo sulla tratta, finché la finestra si chiude e torno al mio lettore Mp3.

Eppure i miei pensieri rimangono a quello scorcio di mondo, fra una città ed il suo mare, senza poter fare a meno di chiedermi dove potesse esistere una visione più bella.


Storu mode: OFF

"casa mia, per piccina che tu sia, sei pur sempre casa mia"

Eppure, non ho reso appieno ciò che il mio cuore vecchio e stanco ha provato, nel vedere tale paesaggio...