martedì 3 dicembre 2013

...poesia...

Ogni volta è come se fosse la prima...
Son quei 10 centimetri di spazio che mi separano da terra: quello è il mio mondo sospeso.
In questi giorni è tornato il forte vento della mia città. In tutta Italina non ve n'è uno uguale. E' Madre Natura che scatena il suo soffio personale sulla città e la fa volare in un mondo differente. La gravità è spostate, ogni cosa vola.
Ma non io.
Io rimango in sella alla mia bicicletta, con il vento a 150 km/h che mi abbraccia, mi avvolge, mi spinge ora in una, ora nell'altra direzione, ora in avanti, ora mi trattiene.
Io pedalo. Sempre. Verso la meta.
Io e Lei siamo una sola cosa. Nuoto nell'aere, finché sono in sella, è come volare in un paradiso di correnti d'aria...

2 commenti:

  1. Lì per lì mi era venuto spontaneo un "occhio all'antidoping" ma mi rendo conto che avrebbe vagamente spoetizzato... da noi, col vento a 150 km all'ora, chiamano la Protezione Civile, che chissà dove se n'è volata via, però...

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    1. Qui siamo abituati... In genere bastano i vigili del fuoco. Certo, la protezione civile viene allertata, ma non succede quasi mai nulla di particolare... Cioé, sì, succedono cose strane, ma nulla di "grave" in genere...

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