sabato 7 febbraio 2015

I sogni son...animali difficili da addomesticare.

Ricordo quella volta in cui ho trovato dell'amore in un paio d'occhi che mi fissavano.
Erano come due specchi d'acqua. Come il cristallo, così limpidi ed al tempo stesso impenetrabili.
Ci ho visto un mondo, mi sono perso in quel mondo.
C'era l'amore dei secoli in quegli occhi.
Ma era un amore non corrisposto, perché non ero in grado di amare me stesso.


Apro gli occhi.
Caldo estivo. Vedo me stesso salire le scale della bifamiliare. Mi sto venendo incontro.
Sbatto le palpebre.
Agosto. Vedo me stesso dall'altra parte di un tavolo in legno in mezzo alla natura, in un punto non meglio definito fra l'Emilia Romagna e la Lombardia. Mi sto alzando in piedi.
Sbatto le palpebre.
Vedo me stesso reduce da una deprimente giornata di fine ottobre, seduto sul sedile del passeggero. Forse halloween. Forse un giorno prima o il giorno dopo.
Sbatto le palpebre.
Inizio dicembre. Vedo me stesso, dopo aver visitato la fiera di San Nicolò. Sono seduto alla mia sinistra su una panchina in una piccola piazza, nascosto sotto un ombrello per ripararci dalla pioggia. "...a cosa pensi..?"
Sbatto le palpebre.
Le 4 a.m. di una fredda giornata di inizio dicembre. Vedo me stesso senza troppe speranze. Al riparo relativo di un porticato, dopo una serata moderatamente alcolica.
Sbatto le palpebre.
Poco dopo natale. Vedo me stesso al termine del mio folle viaggio mentre sto ammirando una splendida città all'alba a un giardino pieno di alberi in fiore e colmi di aspri frutti.
Sbatto le palpebre.
Uno strano capodanno. Strano davvero. Vedo me stesso con un cappello in testa in casa. Tutti abbiamo un cappello in testa in casa. Salutiamo l'anno che finisce, accogliamo l'anno che arriva.
Sbatto le palpebre.
Infine vedo me stesso in piedi di fronte a questi occhi, in perfetto equilibrio sulla ringhiera del poggiolo, sereno con un caro amico a darmi conforto.
Di chi sono, stavolta, gli occhi che mi osservano?

FLASH.

Dal collo lievemente arrossato spunta solo un manico scuro.
Vedo me stesso mentre mi inarco verso il vuoto.
Vedo me stesso cadere con le braccia aperte ed un sorriso lieto sul volto.
Vedo me stesso sbattere la nuca.

Tutto è buio.
Tutto è silenzio.
Tutto è pace.

Apro gli occhi. Sono sveglio ora.
Sveglio e conscio di aver fatto un sogno strano e terrificante. Terrificante su differenti livelli ma ciò che maggiormente mi fa paura a mente lucida è la sensazione di pace che mi continua a pervadere, nonostante tutto.
Nonostante tutto, sento la pace mentre il sipario si cala sulla scena.

24 commenti:

  1. Perché ti fa paura il senso di pace??
    Io lo cerco da un bel po', ma non c'è verso di averlo. Almeno per più di 5 minuti, ecco.

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    1. Nemmeno per mè è particolarmente duraturo quando arriva. Però è una cosa cui non sono abituato.
      E di certo non pensavo di provar pace nel veder tutto finire.

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  2. Io invece te lo invidio un po' il tuo amare, o comunque tendere ad amare, te stesso. Anche se, per autodifesa, immagini di non esserne in grado...

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  3. Mangiato pesante?

    No, scherzo.
    Osservarsi nei proprio sogni è un fenomeno un po' strano.

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    1. Pesante?
      SEMPRE.
      Io adoro la cucina pesante. Ma non sono convinto influisca sui miei sogni.

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  4. Una volta qualcuno mi ha detto "dobbiamo stare attenti a quello che chiediamo all'universo perché se poi ci accontenta è un casino."
    In genere chiediamo cose che vogliamo subito quando non è ancora tempo. E, per quanto assurdo possa sembrare, forse non è ancora tempo per quel senso di pace. Qualunque cosa rappresenti per te.
    Perché non lo capiresti, non lo coglieresti appieno o semplicemente c'è qualcosa che ancora rappresenta l'insano dibattere che non è senso di pace ma stravolgimento. E forse non è ancora il momento di fermarsi a godere i frutti di tanto strepitare.
    Comunque anch'io ho fatto un sogno allucinante stanotte... non bello come il tuo. E purtroppo mi ha lasciato addosso uno strano senso di claustrofobia.
    Buon sabato mattina.

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    1. I sogni lasciano spesso emozioni stravaganti a volte ingiustificate.

      In ogni caso, prima o poi mi fermerò, lo so. Mi fermerò e smetterò di perdere pezzi di me con la scusa di vivere la vita.

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  5. Sei proprio certo che sia un sogno?

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    1. Perché me lo chiedi? Se fosse realtà me ne accorgerei, credo.

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  6. Io odio quegli incubi psicologici: non quelli splatter, con sangue e carne ovunque che, al risveglio, ti fanno ridere e pensare "sei matta"; quelli che hanno piccoli dettagli che però si insinuano dentro e ti lasciano tante domande..soprattutto "perché?"

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    1. L'unico vero incubo spicologico per cui sia lecito chiedersi perché è quello che molti di noi fanno quando sono svegli e la chiamano "vita".

      In ogni caso, ogni volta che la domanda è perché, il più delle volte me la sbrigo con una contro domanda "perché no?"

      Se non ci sono controindicazioni, tende a funzionare.

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  7. Non dovresti avere paura.
    E' un riassunto del vissuto, una cosa che ti stai lasciando dietro... ora sbatti le palpebre e goditi la pace ;)

    Moz-

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    1. Non ci sarà nessuna pace nel mio futuro. NOn credo di vederla né di auspicarla davvero. Mi annoierebbe...

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  8. Mi mancava leggerti dentro...ihihib

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    1. Anonimo... Ma direi Anonima...
      Una pipolina anonima, mi dicono i miei sensi di Kiwi.

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  9. Neanche secondo me dovresti avere paura, non capisco perchè lo trovi così terrificante :/

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    1. Che la pace mi venga preannunciata solo come fine di tutto?
      Mi spaventa cosa ci sta in mezzo.

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  10. Soni molti anni che ormai non ricordo la maggio parte dei sogni, da quando mi dissero li annoti che ne parliamo.
    Fu il silenzio, gli unici che a volte ricordo sono spiacevoli, ma non sempre, il poi delle volte è solo la sensazione di cadere eppure sento che la mia mente di notte elabora la mia vita, ma io non sono chiamate a parteciparvi

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    1. Hanno detto anche a me di annotarli. L'ho fatto 2 volte ma sono una persona scostante.
      Una volta ricordavo tutti i sogni, poi ho iniziato a non ricordare assolutamente nulla, se non le sensazioni che mi lasciavano. Poi ho ripreso a ricordarli e cercavo un'interpretazione ad essi. Quando ho capito abbastanza cose di me ho deciso inconsciamente che non ne volevo più sapere ed ho smesso di ricordarli. Ad oggi, ogni tanto, mi arriva un sogno più "violento" (da un punto di vista di impatto psicologico) e sono praticamente costretto a ricordarlo.

      Poi non so, credo che le prossime notti saranno stravaganti da un punto di vista onirico. Si preannuncia un periodo bizzarro ma per ragioni che sarebbero troppo lunghe da spiegare.

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  11. Com'è bello il tuo incipit. Era il commento che mi avevi lasciato.
    Ultimamente io non sogno e quella sensazione di pace è da tempo sparita.

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    1. Sì, l'ho ripreso perché era una frase che mi era uscita così spontanea e sono andato a riprenderla, modificandola sensibilmente.

      La sensazione di pace è passeggera. Anzi, lo era: è già scomparsa. Ora è il solito caos.

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  12. Che film avevi visto quella sera? e cosa avevi mangiato?
    ... a parte gli scherzi, a me non dispiace come sogno, sarò strana. ovviamente dipende molto da cosa trasmettono a te questi frammenti di vita..

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    1. Questi frammenti?
      Ognuno di essi è radicato profondamente nella mia memoria ma in effetti, non l'ho specificato ed è difficile che chi non era lì presente capisca a cosa corrispondano quegli istanti.

      Direi che se dovessi intitolare tutti quei frammenti di vita con un solo titolo li definirei "Il primo bacio".

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