venerdì 27 febbraio 2015

Cucù

Lo so, lo so.
Erano un paio di giorni che ero scomparso nuovamente.
Appena tornato a lavoro e terminate le mie ferie, il tempo ha iniziato a scorrere in modo bizzaro e ci ho messo un po' a ritrovare un mio ritmo. Tutt'ora non sono certo di averlo trvoato, dal momento che sono arrivato a casa alle 2 mi sono addormentato poco dopo così com'ero, mi sono svegliato alle 6 dopo un sonno travagliato ed ora (7 del mattino circa) sono qui che scrivo.
Tralasciando questa notte, che potrebbe essere un caso isolato, credo di aver iniziato a dormire di più, come se fossi più stanco.
Beh, credo di esserlo, se pur non ne trovo ragione effettiva.

Oh beh, certo: lavorare stanca più che non lavorare. Non fisicamente, ovvio.

Siamo agli inizi di stagione (molto inizi) e vorrei dire che è uno dei periodi peggiori dell'anno, quando in realtà a conti fatti pensiamo tutti la stessa cosa di ogni periodo dell'anno, quando si presenta.

Fine stagione è orribile perché lo passiamo in 4, la stagione è orribile perché ci sono mille (ok, 20) persone che lavorano e ti ricordi il nome di un quarto, se va bene.
L'inizio stagione è brutto perché le giornate si allungano, iniziano le bele giornate, quindi aumenta il lavoro e noi, invece di avere i nostri colleghi stabili (siamo in 4 che lavoraiamo assieme tutto l'anno) ci ritroviamo con le incognite: ragazzine/i (ma più "e") che iniziano a lavorare con noi in prova.
Questo significa spiegar ad ogni persona nuova come lavorare, sperando che:
1) ascolti;
2) esegua;
3) capisca;
4) ricordi il giorno successivo;

Il tutto con il rischio che, dopo una settimana di addestramento si riveli non esser portata e se ne vada/il capo decida di mandarla via. Questo implica una nuova recluta con cui ripetere tutta la tiritera.

A questo si aggiunge
1) il lavoro pressante, quindi i ritmi più frenetici;
2) i colleghi/compagni di sventure che condividono con me questo destino, il che potrebbe esser un "mal comume, mezzo gaudio" ma si rivela in realtà un problema perché ognuno di noi ha un modo differente di lavorare e questo complica l'insegnamento agli stagionali;
3) i titolari che, se i nuovi sbagliano, è colpa nostra (senza mezzi termini, anche quando non possiamo far nulla, anche quando siamo con persone con le quali lavorare significa aver un paio di braccia in meno, anziché in più)
4) clienti che, boh, sono clienti: è già abbastanza, il più delle volte;

Forse esser rientrato da una frenetica settimana di ferie in questo ambiente con questo clima, mi ha scombussolato un po' e devo capire dove siamo e dove stiamo andando.

Ora proviamo a dare un senso a questa giornata che verrà musicalmente accompagnata da "Diggy diggy hole", senza una reale ragione apparente.

20 commenti:

  1. E tra l'altro - sto per dire un'ovvietà mastodontica eh :D - marzo è alle porte e lascia ancora un po' intorpiditi. Piano piano la primavera ci porterà nuove energie e nuovi risvegli.

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    1. O ci porta nuove energie o ci affosserà con la sprangata nelle gambe che i più chiamano "passaggio all'ora legale" (dato che non abbiamo gli orari abbastanza scombussolati)

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    2. Io quella me la svincolerò, dal momento che vado a godermi l'inverno al contrario nella mia Buenos Aires. Adoro la primavera... mi mancherà

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  2. Difficile compito quello del maestro.

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  3. Io vorrei qualcuno che lavorasse al posto mio.

    Semplicemente.

    Tra poco riprenderai il solito ritmo come nulla fosse ;-)

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    1. Il ritmo secondo il quale dormivo 4 ore per notte e ne vivevo 36 alla vota? Drammaticamente plausibile...

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    2. C'é sempre tempo per recuperare il sonno perso.
      La vita che si perde per dormire, quella, invece, non si recupera mai più! ;-)

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  4. Se la sitazione attuale al lavoro è quella descritta allora sarebbe un bene che tu abbia avuto una settimana per riposarti... anche se in realtà sei più stanco adesso. Sai io penso che la stanchezza sia proprio una cosa che viaggia parallelamente per i fatti suoi... ci illudiamo di poterla pilotare, faccio ragionamenti tipo recuperare le ore di sonno mancate abbondando giorni dopo ma non è mica la batteria di un telefono... io mi sto convincendo che si muova in base a fattori quali psiche, condizioni climatiche, umore... e non fisicità perchè tante volte sono distrutta dopo giornate innoque e piena di energie quando corro tutto il giorno... insomma, sfugge al nostro controllo.

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    1. Certamente è una cosa che va oltre la fisicità, anche perché il mio corpo è "in forma" e tutta la stanche zza che sento è nella testa che si vorrebbe spegnere.

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  5. Se può consolarti, l'imminente arrivo della primavera rincoglionisce anche me!

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  6. Forse è l'approssimarsi della primavera. Si dorme un po' di più... ma non vale per tutti.

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  7. Ho sperimentato personalmente il discorso dello stagista che alla fine non capisce una mazza perchè ogni persona lavora (e spiega) in modo diverso. Io ci ho rinunciato, fortunatamente posso farlo.

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    1. Noi no, perché dobbiamo lavorare tutti assieme fino a novembre (nell'inverno poi, chissene, siamo solo in 4 e ci conosciamo da anni)

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  8. Non so se fai anche servizio al banco ma quando vedo ragazzi che imperturbabili alla voce: "tre caffè uno macchiato uno al vetro lungo, due cappucci uno soia uno schiumato, un marocchino, un deca, un latte macchiato tiepido" si voltano senza un fiato ed eseguono alla perfezione, mi viene da piangere perché io forse manco il deca mi sarei ricordato...

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    1. Tutta questione di abitudine. Ad un certo punto non senti più nemmeno le voci delle persone.
      Diventi come una macchina.

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  9. Mi hai colpito in pieno in merito alle ragazzine prese in prova e alle quali è necessario insegnare tutto, o quasi,
    Io sono una che ha iniziato così, e molti trucchi del mestiere, molte cose devo ancora impararle, se avrò ancora tale possibilità.
    Mi metto nei panni altrui, quindi nei tuoi, e posso capire effettivamente la rottura di insegnare, far capire, far vedere ecc... Però credo che se tutto andrà bene un minimo di soddisfazione potrai ottenerla, non appena un giovincello riuscirà a fare tutto senza problemi!
    in fondo nessuno nasce imparato.. ;)
    Per il o stordimento credo che l' arrivo della primavera contribuirá a stonarci ancor di più inizialmente.. Poi si troveranno le energie!!

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    1. La cosa che stanca è l'idea di insegnare tutto (ogni cosa, dalla A alla Z nei minimi detagli) a persone che l'anno prossimo non ci saranno più (quindi bisognerà insegnare tutto di nuovo da zero) e che non è detto rimangano per più di una settimana (cosa che non esalta, se pensi di star sprecando tempo ed energie a trasmettere qualcosa a qualcuno che..boh...scomparirà prima del tempo)

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