Alcuni ricorderanno, altri no, che ho "adottato" una gatta, che è entrata a far parte della mia quotidianeità a partire dal 10 di aprile.
Patti chiari, amicizia lunga, dico sempre io e fra noi i patti erano chiarissimi e le intenzioni lo erano anche di più.
Doveva essere un'ospitalità temporanea nell'attesa che trovasse un alloggio proprio ed adatto a sé.
Certo sapevamo ci sarebbe voluto del tempo (si pronosticava che avrebbe cominciato a cercare una casa dove trasferirsi alla fine dell'estate, per darle il tempo di metter via un paiodi stipendi per le prime mensilità).
Ovviamente così non è stato, perché le cose attorno a me si muovono secondo un'orbita stravagante.
Seguendo i miei ritmi ed il modus operandi totalmente casuale degli avvenimenti attorno a me, un'amica mi aveva paragonato a Plutone (inteso come il pianeta) per la sua orbita bizzarra ed apparentemente "ad mentula canis", se paragonata a quella degli altri pianeti.
Cosa sarà mai successo?
Che tempo un mese e mezzo, la gatta ha trovato la casa dove vivere. O, per meglio dire, ha trovato un moroso con la casa propria in cui convivere.
Quando l'ho raccontato, la domanda spontanea è stata "Ma quindi si trasferisce?"
La risposta è sempre la stessa: "no."
Forse potevamo prevederlo, forse no, non lo so.
Però a convivere con una persona finisci con il non sopportarla o con il volerle bene. Poi dipende quanto inizi a volerle bene.
Se prima era il mio gatto, ora lo è doppiamente. Dal vivere con me siamo passati al "vivere assieme", o comunque di provare a farlo, perché in fin dei conti, anche se non lo sapevamo davvero (o fingevamo di non accorgercene) nelle ultime settimane era come se stessimo assieme senza star assieme.
No: non pensate male.
Non mi riferivo a quello. Mi riferisco alle piccole cose.
Il caffé alla mattina, le brioches alla sera, un abbraccio quando uno dei due esce.
Piccole cose, tante piccole cose che forse avremmo potuto notare prima e non avremmo aspettato un tramondo di fine maggio in riva al mare per stare insieme.
Ho lasciato passare tanto tempo che ormai è passato poco più di un mese da quella sera bizzarra.
N- Penso dovresti essere un'idiota per iniziare una relazione con me.
K- Questa è un'affermazione o è una proposta?
N- Potrebbe essere entrambe le cose. Cosa risponderesti?
K- Che ti posso dire? Sono un'idiota...