No, non me ne sono andato e no, non sono stato risucchiato al di fuori del tempo e dello spazio, anzi, ho un sacco di tempo ed il doppio dello spazio.
Perché non scrivo, quindi?
Beh, la verità è che non sono mai stato mancino e la mia mano destra si sente in diritto di prendersi una lunga vacanza.
Come dire?
Cavalcavo fra i venti della sera con meta la mia dimora. Per entrare nella corsia riservata al mio bianco destriero, era necessario aggredire un gradino nel modo quanto più perpendicolare possibile.
Ahimé, mio so sentito timido e l'ho praticamente affiancato. Per tutta risposta, tale gradino impertinente non mi ha lasciato salite, mi ha destabilizzato e, lungo il breve ma intenso volo che ne è seguito, ho deciso di rendergli pan per focaccia, aggredendolo a pugni.
Inutile dire che non si aspettava questa reazione: è rimasto di sasso.
Insomma, son caduto in bicicletta, finendo a "pugnata" (che è pur sempre meglio di pugnetta, diciamocelo) contro l'asfalto.
Questo capita sabato di un paio di settimane fa. Il 25, direi.
Domenica ho lavorato, pensando di aver preso una bella botta, dato che faceva male.
Lunedì ho avvisato il titolare del fatto che il dorso si stava un pochino gonffiando ed ero in leggera apprensione.
Giovedì, per scrupolo, vado a farmi vedere.
Entro al pronto soccorso di uno dei due ospedali cittadini e, dopo avermi preso le generalità ed i valori, mi dicono di andare all'altro ospedale, che l'ortopedia sta lì, oggi.
Salgo, mi visita l'ortopedico.
Storce la faccia, mi manda a fare i raggi.
Faccio i raggi, il radiologo mi guarda, guarda i raggi e mi fa "te lo dirà l'ortopedico ma...beh..."
L'ortopedico vede la lastra, annuisce.
Frattura del collo V metacarpale destro.
Preparano gesso e stecca, per tener fermo il mignolo, dicendomi che forse dovranno operare.
Gesso fissato, mi dicono di rifare i raggi.
Torno nella stanza e scopro che, mentre ero dall'ortopedico (20 minuti) hanno spostato radiologia. Segue ricerca della sala.
Nuovi raggi. L'ortopedico annuisce nuovamente. Mi farà sapere cosa ne pensano.
Al mattino seguente, mi chiamano e mi confermano: lunedì devo presentarmi per gli esami pre-operatori.
Lunedì vado e...niente...
Avendo cambiato il cognome da poco ed avendo appena ricevuto la nuova tessera sanitaria, nei loro database non esistevo, quindi niente esami e devo tornare l'indomani (questo è il riassunto di 5 ore di attesa a digiuno).
Martedì mi fanno gli esami necessari (evviva). Mi dicono di tornare mercoledì alle 6.45 a.m. per togliere il gesso ed operare.
Così faccio.
Entro, tolgono il gesso, fasciano.
Salgo in reparto, tolgono la fascia, mi depilano fino all'ascella, mi rifasciano (io perplesso: non mi operano solo la mano?).
Un ragazzo entrato con me viene portato in sala operatoria.
La sua operazione dura 5 ore.
Alle 14 (io ero sempre a digiuno e stavo iniziando ad imprecare dolcemente) mi portano in sala.
Segue flebo di antidolorifico.
Anestesie mirate ad addormentarmi mezza mano.
Segue tendaggio così che non li vedessi lavorare.
Insomma, sentivo mezza mano, due medici a tener ferma mano e braccio, un medico che "ravanava" nel mio dorso insansibile.
A posteriori, forse, mi sarebbe piaciuto guardare l'operazione ma forse mi sarei impressionato un pochino.
20 minuti ed è finita.
Mi riportano in stanza, mi fanno fare raggi e nuovo gesso. Alle 19.30, mi dimettoni e vado felice a casa.
Ora, tutto questo per dirvi che non vi scrivo perché, boia can, è difficile scrivere solo con una mano (soprattutto se non è la mano che si usa di solito).
Anche io pirla, ma almeno mi faccio un paio di mesi di vacanza e relax (e Pasqua in casa, così la vecchia è contenta...ma i colleghi meno XD ).
Spero tornerò presto ad avere due mani. Con una sola mi sento davvero uno storpio.
Qualcuno conosce una buona badante?
(Se non buona, almeno 'bbona).