lunedì 30 settembre 2013

Siamo sempre lì...

Possibile che non si riesca ad andare avanti? Possibile che tu non riesca fare altro che pensare a Lei e sperare nel suo ritorno?
Te ne sei andato tu, ricordi? Perché lei dovrebbe mai tornare da uno che se n'è andato?
Non è tipa da rincorrere chi scappa e tu sei scappato con la velocità di uno scattista professionista.

Ed ora?

Dopo lo scatto sei senza fiato. Senza una meta e senza altri pensieri, se non ciò che hai lasciato alle tue spalle, sapendo di non poter tornare indietro. Perché non si può tornare, lo sai. Ciò che è stato, èp stato e non puoi riparare ciò che hai distrutto.

E se anche ti raggiungesse, cosa faresti?
..

Esatto: non lo sai. Non ne hai idea.
Nulla sarà come prima. Guarda avanti. Cerca un nuovo scopo. Cerca un nuovo tragitto, lascia perdere i vecchi. Vivi, cazzo. VIVI.

Possibilie che sia tanto difficile?

Hai davvero così tanta paura di te stesso, da non poterlo offrire a qualcuno?

sabato 21 settembre 2013

"Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto"


Riflettendoci, la metafora può star a significare che in entrambi i casi, Maometto e la montagna sono destinati ad incontrarsi, quindi, è inutile affannarsia cercare la fottuta montagna, mentre si sta in un'infinita pianura: quando avrà voglia di apparire, la montagna apparirà.
Smetto quindi di cercarla, mi siedo e ti aspetto, montagna, quando vuoi sono qui, ma non aspettarti che ti venga a cercare: ho vagato a sufficienza privo di una meta in queste lande desolate.

mercoledì 18 settembre 2013

...dentro di te...

Come hai rovesciato il mio mondo
tu gioiellino.
Mi hai fatto languire e quasi spossato.

Tutto quello che ho fatto
l'ho fatto per te.
Non muovo le stelle per nessuno.

Hai corso così tanto
Hai corso così lontano.
I tuoi occhi possono essere così crudeli
così come io posso essere così crudele,
oh, io credo in te,
sì ci credo.

Vivere senza la tua luce del sole.
Amare senza il battito del tuo cuore.
Io.. io..
non posso vivere.. dentro.. di te..

Io non posso vivere dentro di te
Io.. io.. non posso vivere dentro di te

lunedì 16 settembre 2013

Pensieri... Troppi...

A volte mi sveglio con degli strani pensieri in testa... poi li razionalizzo e capisco che sono sempre quelli...
Sono quelli che fanno male, quelli che rievocano il passato che ho abbandonato alle spalle dietro di me, quel passato così sciocco ed instabile da cui sono fuggito frettolosamente, lasciandomi dietro tutto ciò che c'era...
E di tanto in tanto quel passato viene a bussare alla mia porta, ma quando vado ad aprire, mi rendo conto essere solo una vana speranza: le foglie cadute, non tornano sul proprio albero: ciò che è stato non tornerà indietro.
Il passato è passato e non sarà futuro.

Dovrei seppellirlo nel giardino e invece l'ho seppellito dentro di me... ed a volte lo sento uscire e cerco di tirarlo fuori, operando come un chirurgo con strumenti di fortuna, trovati qua e là...
Ed il passato esce in uno spasmo di ansia e pianto, per poi rinchiudersi nuovamente in se stesso, per rinvigorirsi e tornare chissà quando a colpire nuovamente...

...


...


...

........portrami via.......

mercoledì 11 settembre 2013

Ciò che manca, forse, è ciò da cui fuggi...

Sai a cosa penso, fratellino?

Forse ho capito qualcosa in più di me.. di noi..

Forse ora so cosa andiamo cercando, senza riuscire a trovarlo, poiché non ne conoscevamo l'essenza.

Riflettici con me, ti va?

Ci siamo circondati di persone che, in un modo o nell'altro, abbiamo adottato. Le/li abbiamo adottati/e tutti/e alla stessa maniera: sono tutti nostri fratelli e sorelle.

L'ultimo arrivato è il nostro Fratello Malvagio, che ci ricorda tanto tanto noi stessi, solo con un po' di voglia di vivere in più. E da lui traiamo energia positiva e tanta voglia di vivere sereni.

Abbiamo adottato una sorellina di piumone, ricordi? Una ragazzina, che come noi, ha una passione invariata per il piumone e per la sua calda morbidezza e protezione.

C'è la coppia fratello-sorella, che noi abbiamo adottato come unico pacchetto-spam. In loro vediamo tutto lo spam che noi adoriamo e che non pensavamo di trovare altrove.

La nostra piccola sorellina adottiva, cui vogliamo bene come se fosse nostra e che ci conosce meglio di quanto lei stessa non sappia in realtà, sebbene poco le interessi, per ora...

Poi c'è colei che porta il tuo nome ed il mio colore, hai presente? Direi che si potrebbe annoverare fra la nostra schiera di fratelli adottivi, sebbene non ci sia un ottimo rapporto fra noi.



Infine, ho te come fratello e questo dovrebbe dire molte cose, non credi?



Fatta questa riflessione,  riesci ad immaginare di cosa io possa aver inconsciamente bisogno?

...

Già.. proprio così... In qualche modo, sento il bisogno di aver una famiglia mia... e la cosa paradossale è che, al tempo stesso, l'idea di una famiglia mi spaventa e negli ultimi due anni ho respinto tutte quelle persone che cercavano di legarsi "troppo" a me o che cercavano di essermi più vicine...

Quindi, qual è la soluzione?

Abbiamo continuatoa fuggire da ciò che il nostro inconscio ci stava disperatamente chiedendo. Sarebbe forse il momento giusto per fermarsi e provare a ritrattare la nostra decisione, indubbiamente affrettata?

giovedì 5 settembre 2013

Le solite incertezze... La solita vita...

A volte capita di avere così tante cose dentro da non riuscire a farle uscire e da non riuscire ad esprimerle...
In momenti come questo, forse sarebbe meglio fermarsi, fermare la propria vita per un istante ed analizzare ciò che si ha, ciò che si è, per poter capire ciò che si vuole e ciò di cui si possa aver bisogno.

Cos'ho?
Una famiglia;
Una casa;
Un lavoro (per ora stabile);
Alcune persone che si definiscono "amici" ma che io non riesco a definire più che "conoscenti";
Alcune persone sempre pronte a starmi accanto, sebbene io cerchi di tenerle distanti;

Cosa sono?
Non ne ho idea, in effetti.

Forse è questo che mi manca... Saper cosa o chi si sia è un passo fondamentale per poter capire a fondo se stessi.
Per quanto io ritenga di conoscere me stesso, è assai arduo riuscire ad esprimerlo a parole, poiché io sono ogni cosa e l'opposto di ogni cosa. Tutto e niente. Vivo e morto.

Quando troverò una stabilità nel mio essere, potrò desiderare qualcosa. Fino ad allora non posso voler qualcosa che potrei non voler più a causa della mia instabilità. Nulla di ciò che il mondo ha da offrirmi mi è indispensabile, quindi continuo a vivere nell'attesa di ciò che la vita stessa deciderà di offrirmi.

Soltanto una cosa è certa: la solitudine è una serpe che ti morde all'improvviso e ti avvelena per la vita, finché il corpo muore o finché il veleno non venga del tutto assorbito. Il vuoto si sente sempre: non ci si abitua mai abbastanza.